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‘Una riforma per l’equità e l’efficienza è oramai improcrastinabile.’

3 aprile 2012 • News

In un comunicato stampa la Segreteria Nazionale della Uil rende noto ‘che, dando seguito a quanto deciso nella precedente riunione, ha approfondito i problemi, a partire dalla questione fiscale, che impediscono al nostro Paese di uscire da una situazione di crisi sempre più preoccupante e dalle incerte prospettive.’ Per la Uil, il più potente ostacolo ad ogni progetto di sviluppo è certamente rappresentato da un peso della tassazione sui lavoratori dipendenti e sui pensionati che ha raggiunto ormai livelli insostenibili.

‘Sono anni che denunciamo il fatto che l’attuale sistema fiscale “costringe” alla virtù i percettori di redditi fissi e lascia, invece, le briglie lasche alle altre categorie’ – si legge nella nota Uil -. ‘Una riforma che vada nella direzione dell’equità e dell’efficienza è ormai improcrastinabile. Ad aggravare questa situazione, si aggiungono le addizionali Irpef, l’Imu e i possibili incrementi delle aliquote Iva. Il fardello su salari, stipendi e pensioni è già cresciuto e tenderà ad appesantirsi nei prossimi mesi. Ulteriore elemento negativo è rappresentato, poi, dalla mancata emanazione di un provvedimento attuativo per la detassazione strutturale degli incrementi salariali derivanti dalla produttività. Una grave lacuna, questa, che, per l’anno in corso, si traduce nell’ennesima decurtazione economica a danno di circa sei milioni di lavoratori. Di questo provvedimento, peraltro, la Uil chiede l’estensione a tutto il mondo del lavoro.’

 

‘Tutto ciò riduce drasticamente il potere d’acquisto di lavoratori dipendenti e pensionati con ripercussioni sui consumi. E in una società come la nostra, in cui beni e servizi vengono prodotti, prevalentemente, per il mercato interno, gli effetti sull’occupazione sono drammatici. Non è un caso che le stime per il 2012 prospettano un incremento della disoccupazione e, contestualmente, una riduzione del Pil particolarmente significativi. Così, lavoro e sviluppo restano solo parole, predicate da un Governo le cui politiche economiche stanno, invece, perpetuando effetti recessivi. E ciò accade mentre i costi della politica continuano ad essere esorbitanti e a drenare risorse che potrebbero essere più utilmente destinate alla collettività.

Bisogna affrontare, poi, altri nodi importanti, a partire dalla soluzione della questione degli “esodati”. Si tratta di oltre trecentomila persone che hanno sottoscritto un patto, affidandosi alle leggi dello Stato, che deve essere onorato garantendo loro una continuità tra salario e pensioni.

Prospettive industriali e occupazionali per le tante realtà produttive e per i tanti lavoratori coinvolti dalle crisi aziendali; certezze ed estensione degli ammortizzatori sociali, in particolare in questa fase di crisi; sostegno al tavolo aperto per l’efficienza e la valorizzazione del lavoro pubblico; modifica della riforma del mercato del lavoro per maggiori garanzie e più tutele nei casi di licenziamenti economici: sono, tutte queste, le altrettante importanti rivendicazioni che la Uil pone all’attenzione del Governo.

La Segreteria nazionale, dunque, convoca una Direzione dell’Organizzazione per il prossimo 12 aprile. In quell’occasione, proporrà a Cgil e Cisl di programmare iniziative di mobilitazione, da attuare tra la fine del mese di aprile e i primi del mese di maggio, con l’obiettivo di sollecitare politiche fiscali e provvedimenti idonei alla soluzione dei problemi che impediscono la crescita del Paese.

3 aprile 2012

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