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Protocollo su patto legalità

10 marzo 2010 • News

Variante di Cannitello.

Al Viminale la firma del protocollo per prevenire le infiltrazioni mafiose.

“E’ la prima volta nella storia che firmiamo un tale atto che ha il valore di un forte altolà alla criminalità organizzata e deve far prevalere le ragioni del lavoro legale, della trasparenza negli appalti, di un ruolo protagonista del sindacato."

Queste alcune delle parole pronunciate dal segretario generale FeNEAL al termine dell’incontro che ha portato, questo pomeriggio in Viminale, alla firma di un protocollo d’intesa finalizzato alla prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nei lavori di realizzazione della cosiddetta ‘Variante di Cannitello’, un’opera connessa alla costruzione del ponte sullo stretto di Messina.

"Questa di oggi – continua Correale – è una assunzione di responsabilità forte dello stato e delle parti sociali che in tal modo possono contendere con più efficacia e determinazione il territorio all’infiltrazione mafiosa in economia. Le parole ora debbono diventare fatti: sia perché l’Italia è stufa di scandali, illegalità, prepotenze criminali, sia perché c’è bisogno di creare lavoro vero specialmente nel sud”.

L’intesa è stata sottoscritta dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei lavoratori di categoria nazionali Antonio Correale FeNEAL-Uil, Domenico Pesenti Filca Cisl, Walter Schiavella Fillea Cgil, dal ministro dell’Interno Roberto Maroni, dal prefetto di Reggio Calabria Luigi Varratta, dall’amministratore delegato  della Società Stretto di Messina Pietro Ciucci, dall’amministratore delegato della Società di Progetto Eurolink Michele Leone.

Il protocollo prevede, tra le altre cose, il monitoraggio dei dati relativi a tutte le società interessate alla realizzazione dei lavori; l’estensione del più rigoroso regime delle informazioni antimafia a tutte le ipotesi contrattuali, con particolare riguardo alle prestazioni considerate più a rischio di infiltrazione mafiosa (smaltimento rifiuti, movimento terra, ecc.); l’attivazione di specifiche misure di sicurezza nei cantieri, come il Settimanale di cantiere volto ad assicurare il tracciamento della presenza di uomini e mezzi all’interno delle aree per evitare possibili intimidazioni ed interferenze; il monitoraggio dei flussi finanziari e dei flussi di manodopera.

Nella foto (Uffficio Stampa Ministero degli Interni) Antonio Correale, il primo da destra.

In allegato il testo dell’accordo.

La notizia sul sito del Ministero degli Interni

La notizia sulla stampa:

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