Firmato il CCNL Cemento, calce e gesso
10MILA I LAVORATORI COINVOLTI
La FeNEAL UIL esprime soddisfazione per “un’ accordo che assume un significato ancora più importante in una fase drammatica come questa.”È stato sottoscritto nella giornata di ieri, 20 marzo 2013, tra i Sindacati delle Costruzioni Feneal Uil, Filca Cisl Fillea Cgil e la FEDERMACO, a Roma, presso la sede dei Salesiani del Sacro Cuore in via Cavour, l’accordo di rinnovo del contratto nazionale del settore Cemento Calce e Gesso (comparto Industriale) scaduto il 31 dicembre 2012. Il contratto coinvolge circa 10mila addetti. Ottenuto un aumento salariale per il triennio 2013 – 2015 pari ad € 120,00 al parametro 140.
Nello specifico è prevista una tantum di 75 euro lordi a copertura del periodo 1 gennaio – 31 marzo 2013 da corrispondere nel mese di maggio 2013. L’aumento salariale si articola su tre tranches: 1° aprile 25 euro, 1 gennaio 2014 40 euro, 1 giugno 2015 55 euro per un totale di 120 euro complessivi nel triennio per il 3° livello dell’ Area Specialistica.
“L’accordo raggiunto – dichiara il segretario generale FeNEAL UIL Massimo Trinci – rappresenta un’intesa importante, soprattutto in una fase drammatica come questa in cui l’industria del cemento è in forte difficoltà per la caduta vertiginosa della domanda di cemento che ha determinato un eccesso di capacità produttiva in Italia e che potrà essere affrontata solo con penetranti ristrutturazioni aziendali e di gruppo. Questo scenario rende ancora più importante l’accordo di rinnovo che riesce a dare una risposta significativa alle esigenze di difesa delle retribuzioni dei lavoratori, del loro lavoro e della loro professionalità e ad ampliare gli strumenti contrattuali di tutela.”
I punti fondamentali dell’intesa riguardano temi centrali come l’istituzione entro il 1° ottobre 2013 del Comitato Paritetico Nazionale, estensione di un mese del periodo di prova per l’area concettuale e specialistica e a tale proposito s’introduce l’elemento di garanzia per cui i lavoratori che l’abbiamo già superato presso la stessa azienda e per la stessa mansione saranno esentati. Viene aggiornato l’articolato sull’apprendistato rispetto alle recenti previsioni di legge, ed anche la formazione del contratto a tempo determinato, il cui limite massimo di ricorso a tale forma contrattuale resta pari al 12%, altri interventi riguardano l’articolato dell’orario di lavoro, la malattia, i trasferimenti. Si conferma, inoltre, il ruolo strategico della previdenza e della sanità complementare e del welfare integrativo. Su questo versante, infatti, nella vigenza contrattuale il contributo delle imprese al Fondo Arco aumenterà di un ulteriore 30%, mentre per la sanità integrativa viene ridotto il contributo del lavoratore ed aumentato quello a carico dell’azienda (11 europer l’azienda e 2 euro a carico del lavoratore).
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