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Morto sul lavoro a Bergamo

10 maggio 2017 • News Territoriali

L’Eco di Bergamo

Morto sul lavoro. Venerdì i funerali a Brembate Sopra
Dopo la tragedia I sindacati convocano un’assemblea dei lavoratori dell’azienda.
«Informazione capillare per prevenire»

di Remo Traina

Cordoglio e dolore nella comunità di Brembate Sopra per la morte sul lavoro di Cesare Battaglia, 49 anni 11 tragico infortunio è accaduto lunedì pomeriggio sul pimale del magazzino dell’azienda Rbc di Bonate Sotto, dove l’uomo lavorava 11 carrello elevatore che stava manovrando improvvisamente si è ribaltato e l’operaio è rimasto schiacciato dalla gabbia di protezione del mezzo. La salma sarà traslata questa mattina dall’ospedale Papa Giovanni di Bergamo all’abitazione di via Palestro 19, dove è stata allestita la camera ardente. Cesare abitava in via Palestro con la moglie Katia e i figli Thomas e Gabriele. Con loro piangono la scomparsa di Cesare suo padre Valentino, i fratelli Roberto con Anna, Francesca, Giuseppe e la suocera Gabriella I funerali saranno celebrati venerdì alle 10 nella parrocchiale di Brembate Sopra. La famiglia Battaglia è conosciuta e stimata in paese: sicuramente in tanti vorranno porgere le condoglianze ai famigliari. Dopo questo drammatico episodio, e in attesa di conoscere i risultati delle indagini delle autorità competenti, i sindacati di categoria Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil di Bergamo hanno deciso di convocare un’assemblea di tutti i lavoratori dell’azienda per lunedì 15 maggio, in cui si discuterà anche della proclamazione di iniziative di mobilitazione. «Nonostante le molte attività di prevenzione svolte sul territorio bergamasco, siamo ancora una volta a denunciare e a piangere un’altra morte bianca – commentano le organizzazioni sindacali -. L’informazione e formazione dei lavoratori, soprattutto nelle operazioni di movimentazione dei materiali, è di estrema importanza Proprio la movimentazione è una delle prime cause di infortunio nella nostra provincia, insieme alle cadute dall’alto. Riteniamo urgente l’avvio di una campagna di informazione capillare per prevenire gli infortuni».

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