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Vertenza Natuzzi

30 novembre 2017 • News Territoriali

LATERZA SINDACATI «Ora Natuzzi rispetti gli impegni»

«Il ritiro immediato della comunicazione di ipotesi di licenziamento dei dipendenti» e il rispetto «degli impegni assunti sul piano industriale e sugli ammortizzatori sociali», al fine di consentire «il mantenimento dei livelli occupazionali e la riapertura del sito di Ginosa». Lo chiedono alla Natuzzi le segreterie di FenealUil, Filca Cisl e Fillea Cgil di Puglia e Basilicata, riunite ieri mattina a Bari con le Rsu di tutti gli stabilimenti pugliesi e lucani, dopo la dichiarata «intenzione» dell’azienda di Santeramo in Colle di procedere «ai sensi dell’articolo 17 della legge 223/1991»: di licenziare, cioè, un numero di dipendenti pari a quello dei lavoratori reintegrati dal Tribunale di Bari dopo il ricorso in giudizio degli stessi contro la risoluzione del rapporto di lavoro, formalizzata da Natuzzi il 13 ottobre 2016. Interessati, al momento, 154 lavoratori che, dopo aver impugnato la procedura di licenziamento (l’hanno fatto in 173 sui 330 messi fuori dal ciclo produttivo un anno fa), sono stati appunto reintegrati in servizio dal tribunale barese, innescando la decisione del Gruppo santermano: «Il ciclo produttivo, l’organizzazione del lavoro e, più in generale, l’intera attuale situazione della Società – aveva spiegato Natuzzi ai Ministeri dello Sviluppo Economico e del Lavoro – non consente il riassorbimento, neppure temporaneo, dei lavoratori reintegrati». In attesa di un incontro previsto a breve in sede ministeriale (potrebbe tenersi il 6 dicembre), Feneal, Filca e Fillea confermano lo stato di agitazione dei lavoratori «con assemblee da tenersi nei siti produttivi Natuzzi , prima e dopo il «tavolo» romano. Con la messa a punto di «ulteriori azioni di lotta».

Dalla Gazzetta di Taranto

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