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Un protocollo per inserire i salernitani nei cantieri

12 novembre 2014 • News Territoriali

Un protocollo per inserire i salernitani nei cantieri
Appello della Feneal Uil

notizia da La Città di Salerno . Ed. Nazionale
Tutelare con azioni concrete i lavoratori, creando occasioni di cui possano beneficiare gli edili salernitani e
non altri soggetti: è quanto chiede il segretario generale della Feneal Uil Patrizia Spinelli all’amministrazione
comunale, alla luce dell’approvazione del piano triennale delle opere pubbliche, che prevede un programma
di 130 interventi per complessivi 583 milioni di euro. Il sindacato ha dunque invitato il sindaco a sottoscrivere
con le organizzazioni sindacali di categoria un protocollo d’intesa che preveda l’inserimento nei capitolati di
appalto di una clausola sociale che consenta di utilizzare disoccupati salernitani nelle opere pubbliche fino
alla misura del 50% della manodopera necessaria alla realizzazione dell’intervento. «Auspicando, vista la
complicata congiuntura economica e i continui tagli del governo, di poter realizzare la gran parte degli
interventi previsti, la Feneal Uil invita il sindaco De Luca a porre in essere iniziative a tutela dei lavoratori di
Salerno. Infatti, fino ad oggi, soltanto una percentuale ininfluente di edili è stata impiegata nelle opere
pubbliche messe a cantiere dall’amministrazione – sottolinea Spinelli – Ma Salerno, città europea come
sostiene lo stesso sindaco, che si fregia di vantare primati nazionali in diversi settori, appare notevolmente in
ritardo su questo versante». Il sindacato è durissimo: «L’amministrazione comunale non ha mai inserito, nei
capitolati di appalto, una “clausola sociale” per l’assunzione di una quota di disoccupati salernitani nelle opere
pubbliche di competenza. Eppure questa possibilità è dettata dall’articolo 69 del Codice dei contratti
pubblici». Questa opzione, tra l’altro, è stata anche confermata da un parere del Consiglio di Stato del 2013
e, ricorda Spinelli, ci sono moltissimi comuni italiani che hanno già dato seguito a questa opportunità, con
notevoli vantaggi per il territorio sia sociali che economici. «Tra gli enti più illuminati ci sono senza dubbio i
Comuni di Torino e Rimini».

 

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