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Studio Uil sull’Imu

3 aprile 2012 • News

SINTESI DELLO STUDIO UIL SULL’IMU (Fonte: Sito Uil)

DALLA UIL 6 PROPOSTE PER UN FISCO PIù EQUO PER LAVORATORI E PENSIONATI

7 cittè hanno toccato al rialzo le aliquote sulla prima casa

Dai 639 euro di Roma per l’abitazione principale ai 97 euro di Cuneo

Mentre si stanno discutendo le modalità di pagamento dell’IMU, molti Sindaci stanno ritoccando le aliquote al rialzo. Aumenti che generalmente riguardano le seconde abitazioni, ma che in molti Comuni non risparmiano la prima casa.

Infatti, già oggi, 7 Comuni capoluogo hanno ritoccato l’aliquota sia  per l’abitazione principale che per le seconde case (Roma, Cuneo, Parma, Forlì, Ravenna, Reggio Emilia, Salerno).

A Palermo, Genova, Torino si sta discutendo se aumentare le aliquote per l’abitazione principale. A Roma, con l’aliquota del  5 per mille sulla prima casa, si pagherà mediamente  639 euro per famiglia; a Cuneo, con l’aliquota al 4,5 per mille, l’imposta peserà mediamente 97 euro a famiglia; a Parma, con l’aliquota al 6 per mille, mediamente si pagheranno 118 euro; a Forlì (aliquota 5,5 per mille) 233 euro; a Ravenna (aliquota al 5 per mille) 187 euro; a Reggio Emilia (aliquota al 5 per mille) 98 euro; a Salerno (aliquota al 4,7 per mille) 229 euro. 

Ad oggi, 13 Città hanno aumentato l’aliquota delle seconde case tra cui Firenze (10,6 per mille), Bologna (10,6 per mille), Siena (10 per mille), Trento (7,83 per mille), La Spezia (9 per mille), Ferrara (9 per mille).

In questo caso gli aumenti sono meno “dolorosi” di quelli per l’abitazione principale, in quanto da quest’anno l’IMU assorbe anche l’IPERF fondiaria: in molti casi con l’aliquota ordinaria (7,6 per mille), o con un piccolo ritocco, a secondo delle Città o del proprio reddito, il contribuente potrebbe addirittura guadagnarci qualcosa. E’ il caso di Trento dove l’aliquota sulle seconde case a disposizione è stata fissata al 7,83 per mille e un proprietario di seconda casa dovrà pagare 922 euro nel 2012 a fronte dei 925 euro del 2011. E venendo al tema del dibattito di oggi  inerente le modalità di pagamento, la UIL, per ovviare ai ritardi dei Comuni nel deliberare le aliquote della nuova IMU, già da tempo aveva sostenuto l’ipotesi di versare con l’acconto di giugno le aliquote ordinarie nazionali (4 per mille sulla prima casa e 7,6 per mille sugli altri immobili) e di saldare a dicembre applicando le nuove aliquote deliberate nel frattempo dai Comuni. In questo modo si attenuerebbe, almeno in parte, l’impatto della tanto “odiata” imposta sulla prima casa.

La UIL auspica un fisco sulla casa più equo per lavoratori e pensionati attraverso aliquote ridotte legate al reddito ISEE sulla prima casa; maggiori detrazioni per i pensionati senza figli a carico; l’equiparazione delle detrazioni di 50 euro per le famiglie con disabili over 26 anni; l’equiparazione a “prima casa” delle abitazioni di anziani e disabili ricoverati in strutture socio sanitarie. Le risorse potrebbero venire appunto dall’aumento progressivo delle aliquote a partire dalla seconda casa, ivi comprese le abitazioni affittate a canone libero, lasciando al 7,6 per mille quelle affittate a canone concordato: un modo per rendere più “conveniente” il canone concordato rispetto al quello libero.

02/04/2012

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