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Progetto Casa Italia

7 settembre 2016 • News

A Palazzo Chigi, tavolo sul ”progetto Casa Italia”

Barbagallo: Condividiamo il metodo. Serve piano strategico e formativo.
All’incontro con Cgil Cisl e Uil anche gli edili.

È stato il primo a entrare in Sala Verde, accolto dal benvenuto del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi,  il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, torna così a Palazzo Chigi. E l’occasione è data dalla convocazione inviata dal Governo a tutte le parti sociali per l’insediamento del tavolo sul “Progetto Casa Italia”. La tragedia del terremoto ha indotto tutti a uno spirito di collaborazione per la ricostruzione e, soprattutto, per mettere a punto una strategia del Paese per i prossimi anni, in modo da evitare il ripetersi di tali drammi. Questa è stata l’intenzione manifestata dal Presidente del Consiglio e apprezzata dai partecipanti alla riunione.

“Condividiamo il metodo – ha detto il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, nel suo intervento – e apprezziamo la disponibilità del Presidente alla condivisine e all’ascolto su questo tema: vedremo se anche i risultati saranno quelli giusti. Non mi appassionano la concertazione o le forme – ha ribadito Barbagallo- ma i risultati: e ciò vale, soprattutto, per questi problemi. C’è bisogno di un piano strategico e le risorse necessarie devono essere svincolate dal piano di austerità europeo. Serve, dunque, una legge quadro per mettere in sicurezza le persone, le case, le aziende, il territorio, i beni culturali, le opere d’arte. Ci vuole, infine, anche un piano di formazione non solo per la riqualificazione dei lavoratori, ma anche per i cittadini che spesso non sanno come comportarsi nelle situazioni di emergenza e di crisi, come i terremoti. Noi – ha concluso il leader della Uil – siamo disponibili a dare una mano per quel che ci compete”. Nei prossimi giorni, proseguirà il confronto tecnico per giungere, entro la fine del mese di settembre, a una valutazione complessiva e conclusiva.

Anche Panzarella, presente nella delegazione Uil, ha giudicato positivo l’incontro, sostenendo la necessità di scelte condivise e di piani pluriennali. “Il progetto Casa Italia può essere l’occasione giusta per lo sviluppo di una edilizia differente, sostenibile e di qualità, e la chiave con cui affrontare una nuova politica è quella di andare verso un’innovazione capace di generare risultati quantificabili in termini di riduzione dei consumi energetici e di miglioramento del comportamento antisismico degli edifici, riducendo i rischi per la salute e impatto ambientale. E’ importante – aggiunge il segretario degli edili – fare tesoro di quanto sviluppato in altre esperienze con la costruzione di tavoli e protocolli per la legalità. Lo strumento del Durc di cantiere e per congruità, inoltre, insieme alla qualificazione dell’impresa, possono essere elementi fondanti per contrastare tutte quelle situazioni elusive e d’illegalità che, purtroppo, caratterizzano il settore soprattutto in situazioni di emergenza.” Dunque per il segretario “il metodo è più che condivisile ma aspettiamo di vedere nel concreto quali sono gli strumenti e le proposte che verranno realizzate. Occorre un cambiamento culturale che solo con la partecipazione di tutti può davvero riuscire.”

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