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Politiche di coesione e sviluppo per il Sud

21 luglio 2011 • News

Politiche di coesione e sviluppo per il Sud

Istituito un gruppo di lavoro Feneal Filca e Fillea per la ripresa e lo sviluppo del Mezzogiorno

Si è tenuta ieri, a Roma, presso la sede della Filca Nazionale, una riunione unitaria tra Feneal Filca e Fillea nazionali e territoriali delle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna, per la promozione di iniziative a sostegno delle regioni meridionali.

L’impegno promosso sul tema dello sviluppo e del rilancio delle politiche per il Mezzogiorno dalla tre sigle sindacali ed espresso ieri attraverso le voci dei segretari nazionali E. Correale (Feneal), E. Pelle (Filca), S. Lo Balbo (Fillea) ha lo scopo di cementare l’unità di azione e di intenti delle tre organizzazioni su una questione vitale quale è quella del recupero dei ritardi del Sud.

Cresce il divario tra il Nord ed il Sud del Paese – ha spiegato il Segretario Nazionale Emilio Correale introducendo i lavori del comitato – e questo deve spingerci a riflettere sulle problematiche che colpiscono questa parte dell’Italia, portandoci ad intervenire unitariamente perché governo e istituzioni traducano in fatti gli impegni presi con il Piano per il Sud, con il Decreto Sviluppo e con la Manovra Economica appena varata. La nostra vuole essere un’azione di pressione, di ampia partecipazione e di sostanziale concertazione, perché si intervenga con progetti chiari e definitivi al fine di superare i principali problemi del Mezzogiorno, riconoscendo ad esso il luogo dove è possibile il rilancio della crescita dell’intero Paese. L’incapacità di utilizzare le risorse stanziate rischia di bloccare i fondi che, invece, vanno riprogrammati e riattivati per stimolare gli investimenti e creare occupazione, assicurando l’utilizzo certo e immediato su progetti concreti e utili che riguardino il turismo, ad esempio, le infrastrutture, e sviluppino le eccellenze delle nostre regioni meridionali.’

‘Dalla verifica dello stato di attuazione della Legge ‘Obiettivo’ e la programmazione di spesa attraverso le delibere del Cipe – si legge nel documento unitario – si rileva che, a oltre 10 anni dalla promulgazione della legge 443/2001 e della Delibera Cipe 121/2011, la realizzazione di infrastrutture strategiche registra un ritardo non compatibile con le necessità che esprime il nostro Paese, sia per i collegamenti tra le diverse regioni e tra queste e il resto dell’Europa, sia per quanto riguarda i collegamenti tra il centro delle regioni e le loro periferie. In particolare per il Sud del Paese emergono enormi ritardi in merito al completamento di importanti programmi.’

Da queste considerazioni deriva, secondo i sindacati, la necessità di individuare le fonti di finanziamento per realizzare un pacchetto di opere pubbliche necessarie per il Sud e per il sistema Italia. ‘Inoltre – aggiungono – è importante definire un sistema di indicatori da assumere a parametri oggettivi di riferimento dai quali far derivare delle priorità rispetto agli obiettivi prefissati.’ 

Il percorso ed il metodo che essi propongono dovrà basarsi sulla costituzione di cabine di regia, a livello regionale e nazionale, al fine di monitorare lo stato di avanzamento dei programmi, costituendo anche un luogo di interlocuzione e di sollecitazione per le istituzioni.

Per approfondire gli argomenti analizzati è possibile richiedere la documentazione in Feneal Nazionale.

 

 

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