MENU

MENU

Distretto industriale delle Murge – Crisi del Mobile

21 luglio 2011 • News

Rinviata la definizione dell’Accordo di Programma per il rilancio del distretto industriale delle Murge.

Per la Feneal ‘siamo ancora al punto di partenza.’

‘Dopo sei anni di incontri e discussioni siamo ancora al punto di partenza’ questo il commento laconico del Segretario Nazionale FeNEAL Uil Fabrizio Pascucci a proposito dell’incontro dello scorso 13 luglio, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, che avrebbe dovuto portare ad una definizione operativa dell’Accordo di Programma per il rilancio del distretto del mobile imbottito nel territorio delle Murge, firmato nel 2006 e che invece si è concluso ‘con un nulla di fatto’.

All’incontro in cui erano presenti, insieme ai sindacati nazionali e territoriali Feneal Filca e Fillea, i rappresentanti delle Regioni di Puglia e Basilicata – fa sapere il sindacato –sono emerse contraddizioni e contrasti sulle risorse da mettere in campo e sui percorsi amministrativi da intraprendere tra istituzioni locali e nazionali che non hanno consentito, per l’ennesima volta, di tracciare un piano chiaro e certo, in termini di tempi e costi, finalizzato a riassorbire gli oltre 10.000 lavoratori espulsi dalle aziende e messi in cassa integrazione in questi sei anni.

Le Organizzazioni Sindacali Nazionali sono preoccupate per i continui rinvii della stesura definitiva di tale Accordo e prendono atto che, ad oggi, non si sono realizzate le procedure di legge a cura delle Regioni interessate , né sono state raggiunte le intese tra il Ministero dello Sviluppo Economico e le Regioni Basilicata e Puglia.

‘Fino a quando il Ministero e le Regioni, oltre che mostrarsi disponibili, non sottoscriveranno un piano finanziario, l’Accordo di Programma ed il relativo contratto operativo non potranno essere realizzati. E’ indispensabile – conclude Pascucci – che nei prossimi incontri tecnici il governo stabilisca in maniera chiara e inequivocabile tempi e risorse per realizzare un accordo fondamentale  ad attrarre investimenti nell’area e a favorire lo sviluppo di nuove imprese nel territorio, evitando la desertificazione di un distretto industriale importante come quello delle Murge.’

 

« »