Notizie UIL
La dichiarazione del segretario confederale Uil Guglielmo Loy
Nel 2012 il 63% delle aziende controllate dagli ispettori sono irregolari (circa 155mila su 244mila) con 100.000 lavoratori in nero e 200.000 con forme di irregolarità.
Un fenomeno, quello del lavoro irregolare, che dovrebbe entrare nell’agenda di ogni partito anche perché si consolida sempre più. Infatti, dal 2006 al 2012, circa 1,9 milioni di lavoratori sono risultati irregolari e tra essi quelli totalmente “sconosciuti” costituisconoil 45%.
Purtroppo, la possibilità di controlli più ampie capillari sconta l’insufficienza di forzeispettive in campo con le quali risulta difficile raggiungere le 1,6 milioni di aziende. Ciò però non è impossibile, laddove – al netto della importante programmazione che ogni anno viene messa in atto – si riuscisse a prevedere un maggior e miglior coordinamento attraverso tutti i soggetti preposti all’attività ispettiva.
La nostra proposta, che sottoponiamo al nuovo Parlamento, è quella di costituire una "Agenzia di Vigilanza unica contro il lavoro irregolare e sommerso” simile, nell’operatività e strutturazione, all’Agenzia delle Entrate e nella quale far confluire tutti gli organismi preposti alla vigilanza.
Ciò consentirebbe di coordinare più efficacemente gli interventi ispettivi e di attuare maggiori accessi con una strumentazione adeguata alla "battaglia" da combattere. Si otterrebbe un più ampio contrasto all’elusione e all’evasione contributiva e fiscale che attualmente sottrae diritti e tutele ai lavoratori e di ingenti risorse pubbliche.
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