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Natuzzi, la mobilitazione dei sindacati

28 settembre 2016 • legno, News

NATUZZI, IL 5 OTTOBRE SCIOPERO

MOBILITAZIONE IL 10, IN OCCASIONE DEL VERTICE AL MISE

I 2.200 dipendenti dei 6 stabilimenti Natuzzi in Puglia e Basilicata sciopereranno mercoledì 5 ottobre prossimo per 5 ore e mezza (la durata è legata all’orario di lavoro previsto dal contratto di solidarietà) , durante le quali si svolgerà un’assemblea plenaria a Ginosa. La cittadina del tarantino sarà raggiunta dai lavoratori degli altri stabilimenti con un lungo corteo di auto per sensibilizzare le comunità dei territori interessati, come già avvenuto nel 2012. Altre 5 ore e mezza di sciopero sono state proclamate per lunedì 10 ottobre, giorno in cui ci sarà la cabina di regia presso il ministero dello Sviluppo economico, a Roma. È quanto hanno stabilito le segreterie regionali di FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil, dopo la decisione del 26 settembre scorso di mobilitarsi a seguito del comportamento tenuto dall’azienda nel corso del confronto al Mise. Inoltre il 10 ottobre una delegazione di lavoratori darà vita ad un presidio all’esterno del ministero, durante lo svolgimento dell’incontro. A partire da oggi sono in corso assemblee in tutti gli stabilimenti del Gruppo. “La rottura della trattativa – spiegano le segreterie nazionali delle tre sigle sindacali – è arrivata dopo che Natuzzi ha rifiutato la proposta delle Regioni Basilicata e Puglia di attivare la cassa integrazione in deroga fino al 30 dicembre 2016 per i 330 lavoratori per i quali, dal 15 ottobre prossimo, non ci sarà più alcun ammortizzatore sociale, condannandoli di fatto al licenziamento. Una vera tragedia sociale in un territorio, quello a cavallo tra le province di Bari, Taranto e Matera, già messo in ginocchio da anni di durissima crisi. Natuzzi, i cui vertici negli incontri istituzionali si sono sempre detti d’accordo con i sindacati e con i rappresentanti del ministero sulla necessità di non mandare alcun lavoratore a casa, si prende ora la responsabilità di una scelta che abbiamo definito sbagliata e ingiusta e contro la quale ci opporremo con tutti i mezzi a nostra disposizione”.

 

 

 

 

 

 

 

 

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