Dati Inail
INFORTUNI: INAIL, DENUNCE IN CALO, -0,2% IN UN ANNO =
577 in meno rispetto a giugno 2018
Roma, 30 lug. (Labitalia) – Le denunce di infortunio presentate
all’Inail entro lo scorso mese di giugno sono state 323.831, 577 in
meno rispetto alle 324.408 dei primi sei mesi del 2018 (-0,2%). I dati
rilevati al 30 giugno di ciascun anno evidenziano a livello nazionale
un decremento dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati da
277.690 a 276.043 (-0,6%), e un incremento del 2,3%, da 46.718 a
47.788, di quelli in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e
ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro. A giugno 2019 il numero
degli infortuni sul lavoro denunciati è diminuito dello 0,8% nella
gestione Industria e servizi (dai 245.439 casi del 2018 ai 243.591 del
2019), mentre è aumentato dell’1,3% in Agricoltura (da 15.490 a
15.694) e dell’1,7% nel Conto Stato (da 63.479 a 64.546).
L’analisi a livello territoriale evidenzia una diminuzione delle
denunce di infortunio nel Nord-Ovest e nel Nord-Est (-0,3% per
entrambe), al Sud (-0,9%) e nelle Isole (-0,2%). Il Centro, in
controtendenza, presenta un aumento dello 0,7%. Tra le regioni che
hanno fatto registrare i decrementi percentuali maggiori spiccano il
Molise (-5,7%) e la Valle d’Aosta (-3,2%), mentre gli incrementi più
consistenti riguardano la Sardegna (+3,3%) e l’Umbria (+3,1%). Il
lieve calo che emerge dal confronto dei primi sei mesi del 2018 e del
2019 è legato esclusivamente alla componente maschile, che registra un
-0,4% (da 206.893 a 206.010 denunce), a differenza di quella
femminile, in aumento dello 0,3% (da 117.515 a 117.821).
Per i lavoratori extracomunitari si registra un incremento degli
infortuni denunciati del 3,7% (da 38.340 a 39.745), mentre le denunce
dei lavoratori italiani sono in calo dello 0,6% (da 273.646 a 271.887)
e quelle dei comunitari dell’1,8% (da 12.421 a 12.194). Dall’analisi
per classi di età emergono aumenti tra gli under 30 (+2,2%) e tra i 55
e i 69 anni (+2,8%). In diminuzione del 2,5%, invece, le denunce della
fascia di lavoratori tra i 30 e i 54 anni, nella quale rientra oltre
la metà dei casi registrati.
INFORTUNI: INAIL, AUMENTANO I MORTI SUL LAVORO =
13 in più rispetto al primo semestre del 2018 (+2,8%)
Roma, 30 lug. (Labitalia) – Le denunce di infortunio sul lavoro con
esito mortale presentate all’Inail entro il mese di giugno sono state
482, 13 in più rispetto al primo semestre del 2018 (+2,8%). A livello
nazionale, i dati rilevati al 30 giugno di ciascun anno evidenziano
sette denunce in più per i casi mortali avvenuti in occasione di
lavoro (da 331 a 338) e sei in più per quelli occorsi in itinere (da
138 a 144). A livello gestionale, l’agricoltura ha registrato un
aumento di 22 denunce (da 43 a 65) e il conto Stato di una (da 7 a 8),
a fronte di 10 casi in meno nell’industria e servizi (da 419 a 409).
Dall’analisi territoriale emerge un aumento dei casi mortali solo
nell’Italia centrale e meridionale: 13 in più al Centro (da 91 a 104),
15 in più al Sud (da 87 a 102) e 14 in più nelle Isole (da 34 a 48).
Nel Settentrione si rileva, invece, una diminuzione di un caso nel
Nord-Ovest (da 124 a 123) e di 28 nel Nord-Est (da 133 a 105). A
livello regionale, spiccano i 16 casi mortali in più denunciati in
Sicilia e i 20 in meno in Veneto. L’analisi di genere mostra, nel
confronto tra i primi sei mesi del 2019 e del 2018, un andamento
opposto tra i due sessi: 23 casi mortali in più per gli uomini (da 418
a 441) e 10 in meno per le donne (da 51 a 41). In aumento le denunce
di infortunio con esito mortale per i lavoratori comunitari (da 24 a
33) ed extracomunitari (da 54 a 58), mentre si conferma il dato per
gli italiani, con 391 casi mortali denunciati in entrambi i periodi.
Dall’analisi per classi di età emergono incrementi nella fascia 45-54
anni (+41 casi) e in quella 20-34 anni (+22), a fronte di 12 decessi
in meno per i lavoratori tra i 35-44 anni e di 30 in meno per quelli
tra i 55 e i 64 anni. Nel primo semestre 2019 tra gli under 20 si
registra una denuncia di infortunio con esito mortale, rispetto ai
nove casi denunciati nel 2018 tra gennaio e giugno. In entrambi i
primi semestri sono avvenuti nove incidenti ‘plurimi’, espressione che
indica gli eventi che causano la morte di almeno due lavoratori, con
23 vittime tra gennaio e giugno dell’anno scorso e 18 nei primi sei
mesi del 2019, queste ultime tutte in ambito stradale.
INFORTUNI: INAIL, CRESCONO MALATTIE PROFESSIONALI =
Nei primi sei mesi di quest’anno sono state 32.575, 354 in più
rispetto allo stesso periodo del 2018
Roma, 30 lug. (Labitalia) – Le denunce di malattia professionale
protocollate dall’Inail nei primi sei mesi di quest’anno sono state
32.575, 354 in più rispetto allo stesso periodo del 2018 (+1,1%). Le
patologie denunciate sono aumentate solo nella gestione industria e
servizi, da 25.161 a 25.767 (+2,4%), mentre sono diminuite in
agricoltura, da 6.675 a 6.462 (-3,2%), e nel conto Stato, da 385 a 346
(-10,1%). A livello territoriale, l’aumento ha riguardato il Centro
(+1,9%), il Sud (+0,3%), le Isole (+3,6%) e il Nord-Est (+0,4%). Il
Nord-Ovest si distingue, invece, per un calo dello 0,6%.
In ottica di genere si rilevano 221 denunce di malattia professionale
in più per le lavoratrici, da 8.644 a 8.865 (+2,6%), e 133 in più per
i lavoratori, da 23.577 a 23.710 (+0,6%). In aumento sia le denunce
dei lavoratori italiani, che sono passate da 30.170 a 30.306 (+0,5%),
sia quelle dei comunitari, da 674 a 766 (+13,6%), e dei lavoratori
extracomunitari, da 1.377 a 1.503 (+9,2%).
Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo
(19.019 casi), del sistema nervoso (3.314, con una prevalenza della
sindrome del tunnel carpale) e dell’orecchio (2.187) continuano a
rappresentare le prime tre malattie professionali denunciate, seguite
dalle patologie del sistema respiratorio (1.327) e dai tumori (1.226).
Oltre 200 le denunce di malattie legate ai disturbi psichici e
comportamentali e di quelle della cute e del tessuto sottocutaneo,
mentre i casi di patologie del sistema circolatorio sono 131.