‘Il valore del lavoro’
Cgil Cisl e Uil hanno sfilato insieme sabato per chiedere una riforma strutturale del fisco, lo sviluppo dell’occupazione e il welfare che non deve essere considerato un costo, ma una risorsa. I sindacati rivendicano meno tasse per lavoratori e pensionati, piu’ risorse per l’occupazione e una svolta epocale nella lotta all’evasione fiscale. Temi fondamentali che sono diventati ancora piu’ urgenti vista la precipitazione della crisi in Europa e l’emergere del dramma sociale dei cosiddetti ”esodati”. Cgil, Cisl, Uil, oltre a denunciare la situazione di milioni di lavoratori e pensionati, nel corso del comizio finale dei tre segretari generali Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti hanno avanzato proposte e indicazioni possibili sulle risorse da reperire, come per esempio l’utilizzo di una quota significativa di quanto recuperato nel 2012 dalla lotta all’evasione fiscale; l’istituzione di una tassa patrimoniale sulle grandi ricchezze; l’accelerazione di un accordo con la Svizzera per la tassazione dei capitali esportati. Inoltre, per i sindacati le risorse devono essere reperite, razionalizzando i costi di gestione della Pubblica Amministrazione e rendendo piu’ efficiente e meno costoso il ‘sistema politico’, riformando il sistema e le regole degli appalti della Pubblica Amministrazione per eliminare clientele, sprechi ed inefficienze, stimate dalla Corte dei Conti in oltre 60 miliardi.
"Siamo in piazza per difendere quelli che stanno perdendo il lavoro o rischiano di perderlo a causa di un governo che ha creato persone che non sanno piu’ se hanno un lavoro o una pensione. A forza di annunci sulla crescita siamo finiti in recessione", ha aggiunto Luigi Angeletti. “In piazza, oggi a Roma, ci sono "le ragioni del cambiamento" – ha affermato il leader della Cgil Susanna Camusso. – "La politica di rigore ha prodotto iniquita’ e non ha dato risposte al lavoro e allo sviluppo. Chiediamo un cambiamento dell’agenda nella politica senza il quale non ci potranno essere prospettive per il paese". "Vogliamo una svolta, vogliamo la crescita che non si fa con un aumento di tasse ne’ con una riduzione di stipendi e pensioni. Vogliamo una terapia contraria a quello che il governo sta mettendo in pratica" – ha aggiunto il leader della Cisl Raffaele Bonanni.
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