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Edilizia Industria

14 febbraio 2013 • News

Rinnovo CCNL Edili Industria

Ieri il primo incontro con l’Associazione Costruttori in cui sono stati illustrati i contenuti della piattaforma unitaria Feneal UIL – Filca CISL – Fillea CGIL.

Si è tenuto il 12 a Roma, nel pomeriggio, il primo incontro per il rinnovo del Contratto Nazionale dell’Edilizia settore Industria tra organizzazioni sindacali di settore, Feneal Uil Filca Cisl Fillea Cgil e l’Associazione Nazionale dei Costruttori. La riunione presso la sede dell’Ance ha riunito un’ampia platea di delegati sindacali delle tre sigle sindacali insieme ai rappresentanti della controparte datoriale. Novità rilevante di questa tornata contrattuale è la partecipazione al tavolo delle Associazioni Cooperative Italiane che porteranno ad avere, in base ad un accordo tra le due associazioni, un’unica trattativa ed un unico contratto.

Per la Feneal Uil è intervenuto il Segretario Nazionale Emilio Correale responsabile delle politiche contrattuali per l’edilizia che ha illustrato il documento delle richieste elaborato unitariamente da Feneal Filca Fillea, “nel predisporre il documento delle rivendicazioni, abbiamo volutamente evitato ogni estremizzazione ideologica, – ha dichiarato – badando, invece, alla concretezza ed al merito della materia contrattuale che sicuramente costituiscono il nostro principale e comune obiettivo. Abbiamo tutti la consapevolezza che questa stagione contrattuale sarà una tra le più difficili della storia della nostra categoria e, perciò, ci sarà bisogno di trasferire, con grande serietà e saggezza, dal tavolo della concertazione al tavolo contrattuale, e viceversa, la comune volontà ad intendersi per un risultato avanzato e soddisfacente, indirizzato allo sviluppo del nostro settore. Si tratterà non solo, di far avanzare – ha proseguito Correale – la quota dei diritti dei lavoratori del nostro settore e di rivendicare politiche salariali compatibili con le esigenze del mondo che rappresentiamo, per far fronte adeguatamente ai morsi della crisi economica, ma anche di avviare un’intesa che possa essere utile per rinvigorire la ripresa del comparto delle costruzioni, insieme al rilancio dei consumi e al riavvio di un reale processo di crescita economica e produttiva del Paese.”

Nella premessa del documento di piattaforma è indicata la necessità di portare a compimento tutto ciò che con la contrattazione precedente e con la normativa vigente è stato avviato e che adesso deve trovare una più concreta specificazione, sia nel senso del miglioramento del settore edile, sia nel rispetto della legalità e della sicurezza, dando corretta attuazione alle intese già conseguite e consolidate, relative al DURC per congruità, alla Borsa lavoro, alla patente a punti e all’asseverazione.

Nel suo intervento il segretario nazionale Feneal Uil ha sottolineato come il documento sia stato elaborato come ‘figlio della crisi’: “Abbiamo insomma ritenuto che la piattaforma non dovesse contenere, e non solo per “ragioni etiche” , richieste sproporzionate rispetto alla realtà, – ha spiegato Correale – ma che non dovesse nemmeno partire con lo svantaggio della crisi quale elemento giustificativo per pregiudicare il risultato che auspichiamo. Il momento è difficile, ma il costo della crisi, che già si riversa drammaticamente sugli inoccupati, non può essere pagato anche dai lavoratori attivi a cui si riferisce sostanzialmente la contrattazione collettiva. Ma proprio nella premessa abbiamo riportato la nostra ferma volontà a trasformare le condizioni della recessione come un’opportunità da cogliere per affrontare con decisione i cambiamenti che sono necessari al nostro settore.” Il segretario ha poi ribadito la necessità di completare la stagione per il rinnovo di tutti i contratti integrativi territoriali “perché tutti possano concorrere e partecipare per la definizione delle soluzioni adeguate a questi cambiamenti. Su 176 piattaforme presentate,– ha ricordato – sono tanti gli accordi non ancora siglati e mancano all’appello alcune importanti realtà territoriali che ancora devono giungere al risultato definitivo.”

La piattaforma per il rinnovo del CCNL Edili Industria contiene rivendicazioni che toccano varie tematiche essenziali ma che mirano tutte ad una maggiore considerazione del settore delle costruzioni fondamentale per la ripresa dell’economia del Paese. Le richieste di aumenti salariali sono di €130 al I livello, di €152 al II livello, di €169 al III livello.

Tra i punti fondamentali illustrati vi è la conferma dei due livelli di contrattazione, la riformulazione dell’EVR, l’introduzione della congruità per promuovere e rafforzare la legalità e la regolarità così come anche la richiesta di definizione del lavoro edile in riferimento a tutte le  attività che si svolgono nel cantiere, la regolamentazione del distacco comunitario; il recepimento e l’adeguamento della normativa sull’apprendistato. Ed ancora sulla formazione il completamento del percorso per la borsa lavoro e la definizione della funzione degli RLST soprattutto nel rapporto con i lavoratori ma anche come utile consulenza per le imprese.

Sarà, poi, fondamentale avere una visione strategica della bilateralità – ha aggiunto poi Correale – e per questo, se da un lato intendiamo scoraggiare con forza ogni visione minimalista tendente a sminuire il ruolo ormai irrinunciabile degli Enti Paritetici, dall’altro va riconosciuto che è giunto il momento di riflettere sulla bilateralità con una comune visione d’insieme.” “Il nostro sistema degli Enti Bilaterali deve essere sostanzialmente rifondato con l’attuazione di un meditato e condiviso progetto di riforma, capace di ridefinire in modo corrispondente alle obiettive necessità i parametri di impianto, i componenti della sua costituzione, e la delineazione degli ambiti di riferimento. Per salvaguardare l’efficacia e la funzione strategica del sistema degli enti paritetici del nostro settore occorre sperimentare un modello flessibile, non più necessariamente prigioniero degli attuali confini provinciali, anche in considerazione delle trasformazioni in atto sul piano istituzionale, per esempio sul riassetto delle province, con l’obiettivo di ridurre i costi di gestione trasferendo i risparmi a favore del settore e dei lavoratori. Bisogna, perciò, mettere finalmente in rete il sistema degli Enti bilaterali, consolidando prima il suo impianto a livello regionale per passare poi a tutto il territorio nazionale.”

Infine il segretario ha voluto ribadire la particolarità di questa  stagione contrattuale dove, “prima ancora che questione di politica negoziale, la difesa del salario dei lavoratori – ha sostenuto – deve essere considerata prioritaria questione sociale, non solo per difenderlo dalla crisi e dall’inflazione reale, ma anche per dare risposta alla generale esigenza del Paese di rilanciare i consumi e la crescita. Il Sindacato per questo dovrà rafforzare sia la propria funzione di rappresentanza, sia la missione contrattuale, per questo – ha concluso Correale – auspichiamo un rinnovo con risultati significativi, pur riconoscendo la palese difficoltà che sono adombrate per le trattative per il rinnovo.”

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