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Comitato Centrale FeNEAL-UIL

26 marzo 2010 • News

Antonio Correale, Segretario Generale, interviene su politica economica, Piano casa e incentivi:

“Servono progetti rapidi e coraggiosi. Il sostegno all’occupazione è la chiave di volta del 2010 economico. Non possiamo accettare che l’unica via di scampo sia il ritorno al lavoro nero ed all’abusivismo.”

“E’ miope stare a guardare il preoccupante peggioramento delle condizioni economiche delle famiglie” – ha affermato il segretario generale della FeNEAL-UIL Antonio Correale intervenuto, stamane, al Comitato Centrale della Federazione.-

“Il varo di incentivi per stimolare consumi fatto di recente rischia di essere solo una sorta di pezza a colore. Se si vuole cambiare marcia si deve iniziare dai redditi da lavoro dipendente, non c’è altra scelta. Che è anche una scelta di equità, fra l’altro.”

“Sul piano casa – ha aggiunto – va detto che ogni segnale che incoraggia il lavoro è certamente da considerare con attenzione. Il punto è che non giova alla ripresa delle attività quel clima di incertezza e di confusione istituzionale che sta spingendo le famiglie e le imprese a continuare a valutare con preoccupazione le prospettive future. Molto potrà fare l’atteggiamento delle nuove giunte regionali, le loro scelte prioritarie ed il grado di coinvolgimento delle forze sindacali nei progetti di rilancio economico dei territori. Inoltre servono più comunicazione, più informazioni e assicurazioni sul fatto che l’avvio di lavori di manutenzione e ristrutturazione poi non finiscano nella solita ragnatela dei pasticci burocratici.” “Naturalmente – ha continuato il segretario – a fianco di questi interventi è fondamentale immaginare progetti di risanamento delle periferie e delle zone degradate dei centri abitati, rispondendo altresì alle emergenze abitative là dove permangono. Si tratta insomma di puntare su una molteplicità di interventi che promuovano iniziative capaci di attivare opere e cantieri, lavoro, meno burocrazia, sostenendo in particolare quel tessuto di piccole e medie imprese che ora hanno davvero il fiato grosso e rischiano dopo mesi di difficile tenuta di espellere altre migliaia di lavoratori.”

Infine Correale ha concluso “Ma soprattutto al Governo ed alle regioni noi rinnoviamo la richiesta forte di prolungare tutto il 2010 la cassa integrazione e di limitare con tutti i mezzi possibili la sciagura di licenziamenti e chiusure. La crisi non sparisce certo sfogliando il calendario: ed i nostri settori vivono ancora una stagione lunga di difficoltà con il rischio che solo nel 2011 si vedano i primi veri segnali di ripresa. Il sostegno all’occupazione è la chiave di volta del 2010 economico. Non possiamo accettare che l’unica via di scampo sia il ritorno al lavoro nero ed all’abusivismo. Ed anche sul piano contrattuale non possiamo accettare che sotto il pretesto della crisi proprio la riforma della contrattazione venga smentita dal ridimensionamento della contrattazione di secondo livello e, di conseguenza, da inaccettabili sacrifici economici a carico dei lavoratori.”

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