Collegato Lavoro. Il volantino della UIL
Il servizio "politiche del lavoro e della formazione" della Uil intende favorire la più ampia conoscenza del dibattito sul Collegato Lavoro (DDL.1441) ed, a tal fine, nella pagina “uil servizio politiche del lavoro” ha aperto una sezione ad hoc dove potrete trovare la documentazione più utile: testi, posizioni UIL, riflessione di esperti.
Sintesi della lettera della Uil ai Gruppi Parlamentari
Nel merito, partendo dal presupposto e dalla netta convinzione che nel nostro Paese lo strumento più moderno di tutela del lavoratore è, e debba rimanere, la contrattazione collettiva, nazionale ed aziendale, la UIL ritiene che sia eccessivo il potere conferito alla “certificazione” (art.30) dei contratti individuali.
Per evitare il rischio di un indebolimento dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, la UIL reputa fondamentale che la certificazione sia ben regolamentata e che tale istituto debba intervenire solo su materie ad essa demandate dalla contrattazione collettiva evitando condizioni peggiorative per il lavoratore. Anche per evitare questo rischio è necessario che i soggetti a cui e’ affidata la certificazione siano garanti dal reale bilanciamento degli interessi delle parti contrattuali ed individua, la UIL, nell’Ente Bilaterale il soggetto cui prioritariamente si debbano rivolgere le parti. E’ opportuno, per la UIL escludere i consulenti del lavoro dall’elenco dei soggetti certificatori.
Relativamente all’articolo 31 (arbitrato), la UIL accoglie con favore che, in tema di arbitrato per equità, sia stato inserito il rispetto dei principi regolatori della materia del lavoro. E’ del tutto evidente che debbano restare esclusi dalla decisione arbitrale i diritti derivanti da disposizioni inderogabili di legge o dei contratti.
Nel ribadire che la via della conciliazione e dell’arbitrato, che la UIL considera come opportunità per il lavoratore, venga mantenuta quale canale parallelo alla via giudiziaria (che deve restare pienamente disponibile), è condivisibile l’emendamento che esclude l’arbitrato dalla risoluzione dei rapporti di lavoro e che le eventuali clausole compromissorie si pattuiscano e sottoscrivano solo dopo il periodo di prova.
La UIL, inoltre, sostiene con fermezza che la tutela dei diritti dei piu’ deboli, tra cui i lavoratori con contratti a tempo determinato, debba essere certa e sicura (art. 32) auspicando che le disposizioni contenute nel disegno di legge non siano di dubbia e plurima interpretazione, perche’ cio’ comporterebbe ulteriori insicurezze per chi vive gia’ in uno stato di incertezza.
In allegato il volantino della UIL sul Collegato Lavoro.