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Unione-Europea

Cartellino rosso per l’Europa

16 giugno 2016 • INTERNAZIONALE, News

COMUNICATO STAMPA EFBWW

CARTELLINO ROSSO PER L’EUROPA
AZIONI A FAVORE DI UN’EUROPA SOCIALE, CONTRO
UN’EUROPA DELLO SFRUTTAMENTO E DEL DUMPING SOCIALE
Lussemburgo, 16 giugno 2016

Oggi 300 lavoratori hanno manifestato con successo a Lussemburgo in occasione dell’incontro dei Ministri europei del lavoro e degli affari sociali.
Alla manifestazione hanno partecipato lavoratori provenienti da Repubblica Ceca, Slovacchia, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Turchia, Belgio, Spagna e Portogallo.
Il motivo dell’azione è il tentativo dei paesi dell’Est europeo, guidati da Polonia e Ungheria, di ostacolare l’Europa sociale. Una coalizione di paesi dell’Est europeo, infatti, cerca di bloccare la revisione della legge europea in materia di distacco.
Sottoposta a intense pressioni da parte di sindacati e lavoratori, la Commissione europea – dopo oltre 10 anni di inattività! – ha stabilito che i lavoratori distaccati stranieri hanno diritto a “pari retribuzione per pari occupazione nello stesso luogo di lavoro”. I governi conservatori populisti di Polonia e Ungheria tentano di ostacolare tale decisione e sostengono che i propri lavoratori “non possono più competere con i lavoratori comuni”.
“Per noi la situazione attuale è insostenibile già da molti anni. Migliaia di operai edili hanno perso il lavoro perchè sono stati sostituiti da lavoratori stranieri a basso costo, i quali, a loro volta, sono sfruttati da intermediari criminali e appaltatori fraudolenti”, dichiara Robert Vertenueil, vicepresidente del Sindacato edile europeo.
Liina Carr, Segretario confederale del sindacato europeo ombrello (la CES) aggiunge che “è incredibile che l’Europa faccia così poco per i propri lavoratori e tuteli costantemente gli interessi delle imprese. Questo va a scapito della credibilità del progetto europeo”.
Una coalizione di paesi composta da Paesi Bassi, Germania, Austria, Belgio, Lussemburgo, Svezia e Francia appoggia la proposta della Commissione europea. Secondo una fonte anonima interna “non sarà facile, ma alla fine la maggioranza degli stati membri sosterrà la proposta della Commissione europea”.
“Purtroppo la discussione sulla direttiva in materia di distacco è solo la punta dell’iceberg e entro i confini europei devono ancora avvenire molti cambiamenti prima che i lavoratori ricevano parità di trattamento! Di sicuro questa discussione non costituirà un punto di arrivo per noi”, dichiara Dietmar Schäfers, presidente del sindacato europeo FETBB.

Nota: Ogni anno in Europa circa 1 milione di lavoratori distaccati vengono sfruttati mentre sono temporaneamente occupati all’estero. La causa di tutto questo è una legislazione europea fallimentare, oltre a controlli e applicazione a livello nazionale estremamente carenti.

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