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Authority boccia il sistema degli appalti pubblici in Italia

16 giugno 2011 • News

L’Authority boccia il sistema degli appalti pubblici in Italia: tempi lunghissimi e poca concorrenza.

Correale, Segretario Generale Feneal Uil, commenta:

‘Il quadro tracciato è allarmante e spiega perché il settore è fermo.’

“Appalti lunghissimi, imprese a capitale pubblico che infrangono le norme, contenzioso a volontà: il quadro tracciato, ieri, dal presidente dell’autorità di vigilanza sui contratti pubblici, Giuseppe Brienza, è allarmante e spiega perché un volano dello sviluppo economico è fermo e genera disoccupazione, invece che lavoro e modernizzazione del Paese.’ Questo il commento di Antonio Correale, Segretario Generale FeNEAL UIL, sul rapporto dell’Authority.

‘Tutto ciò è allarmante, aumenta le nostre già alte preoccupazioni – continua Correale – e, soprattutto, rischia di cadere nel vuoto, visto che già all’indomani della denuncia la politica sembra aver archiviato la pratica. Più volte abbiamo evidenziato la necessità di controlli e regole che riducano le numerose criticità di cui è preda il settore: appalti affidati senza gara e conseguentemente scarso livello di concorrenza, costi in aumento, illegalità e corruzione, tempi eccessivamente lunghi  di realizzazione ed esecuzione dei contratti. Tutte condizioni che non favoriscono la creazione di un sistema, come più volte abbiamo richiesto, di qualificazione delle imprese che filtri l’accesso al mercato e privilegi quelle virtuose e sane.’

‘L’allarme lanciato dall’authority, dunque, ci consente di riaffermare con maggiore forza le richieste che da due anni a questa parte abbiamo lanciato come Stati Generali delle Costruzioni  – conclude il segretario – per la creazione di un diverso sistema di lavoro basato su qualità, sicurezza e legalità. Le nostre azioni si muovono da tempo lungo questa direttrice e continueremo a farlo.’  

Il lancio sul diario del lavoro

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