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32° Rapporto Uil su cassa integrazione

13 settembre 2011 • News

32° RAPPORTO UIL SULLA CASSA INTEGRAZIONE

Calo fisiologico, ma preoccupano i dati di molte regioni e del settore costruzioni

I dati sulla cassa integrazione del mese di agosto, analizzati dal mensile Rapporto UIL, ‘registrano una fisiologica e stagionale flessione, come avvenuto peraltro anche gli scorsi anni e segnalano – si legge nella nota Uil – il trend in discesa delle richieste di autorizzazione di ore di cassa rispetto allo stesso mese dell’anno di maggior crisi, il 2010.’

Rispetto al mese di luglio 2011, ad Agosto 2011 il decremento delle richieste ha interessato tutte le gestioni: il ricorso alla cassa integrazione ordinaria ha avuto un calo del 64,5%, la cassa straordinaria è diminuita del 22,4% e quella in deroga del 12,9%. ‘Ma – puntualizza il segretario confederale Guglielmo Loy sarà necessario attendere i dati dei prossimi mesi per capire se si può effettivamente parlare di un riavvio, lento ma costante, della produzione del nostro sistema economico e industriale’.

L’industria, anche nel mese di Agosto, si conferma il settore con il più alto numero di ore complessivamente autorizzate di cassa integrazione (34 milioni), e con il numero più alto di richieste di cassa in deroga (9,1 milioni di ore). Nel Rapporto si legge infatti che  in tutti i settori produttivi rispetto al mese precedenteil ricorso alla cassa integrazione ha subito una flessione con la sola eccezione dell’edilizia in cui si registra un aumento delle richieste del 16,6%. ‘Dato, questo – osserva Guglielmo Loy – particolarmente rilevante perché conferma, ancor di più, la gravissima situazione del settore che paga tra l’altro il radicale calo di attività derivante dalla offerta pubblica, soprattutto nella manutenzione urbana.’ 

‘I dati sulla cassa integrazione che interessano da vicino il nostro settore non sono per niente confortanti – commenta il segretario generale Feneal Antonio Correale e non fanno che confermare il calo vorticoso che coivolge tutto il mondo delle costruzioni. Da tempo affermiamo l’urgenza di affrontare questa crisi considerando l’edilizia come il volano occupazionale ed economico che può risollevare il Paese dando priorotà alla opere pubbliche, all’infrastrutturazione, alla risistemazione del territorio, accanto ad altre questioni fondamentali come quello dell’equità fiscale.’

In conclusione la nota sul Rapporto riporta un confronto dei dati pre e durante la crisi: cumulando le ore autorizzate nel periodo gennaio-agosto 2011, la richiesta di cassa integrazione è stata di circa 649 milioni di ore, in diminuzione del 21,1% rispetto allo stesso periodo del 2010 (dove le ore richieste ammontavano ad oltre 822 milioni), ma in aumento del 26% se confrontato allo stesso periodo del 2009 (circa 515 milioni di ore autorizzate). ‘In sintesi il 2011 – continua la nota – sembra rispecchiare i dati del 2009 segnalando che i dati su questo importante ammortizzatore sociale corrispondono fedelmente al quadro economico di un Paese che non riesce a “crescere” quanto dovrebbe. Infatti dal confronto con lo stesso periodo del biennio “pre-crisi” 2007 e 2008, le ore autorizzate nei primi otto mesi del 2011, sono state 5 volte superiori.’

Leggi i comunicato integrale sul sito Uil

 

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