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30° Rapporto Uil sulla cassa integrazione

12 luglio 2011 • News

Il 30° Rapporto della Uil, oltre a contenere il monitoraggio sulle richieste di cassa integazione del mese di Giugno, presenta un focus specifico sulle ore richieste dalle aziende in periodi precedenti la crisi (I semestre 2007 e 2008) e durante la crisi (I semestre 2009-2010-2011).

Dai dati rilevati, ‘si evince che siamo ancora lontani da una situazione pre crisi, tanto che l’incremento percentuale di richieste di cassa integrazione è di oltre il 400%, sia nel I semestre 2007 che nel I semestre 2008. Inoltre, risulta evidente come sia stato necessario prorogare l’Accordo Stato-Regioni sulla deroga: la richiesta di cig in deroga da parte delle aziende, nel semestre considerato, ha avuto un’incidenza del 33,2% sul totale delle ore di cassa integrazione del periodo.’

A differenza dei precedenti monitoraggi, in quest’ultimo è stato confrontato il I semestre 2011 con lo stesso periodo del 2007 e 2008, per capire, a distanza di 2 anni e mezzo dall’inizio della crisi, se si sta riducendo o meno il gap rispetto ad una situazione di utilizzo “normale” dell’ammortizzatore sociale e in quali territori.  Dalla nota si apprende che i dati sulla cassa integrazione riferiti al mese di giugno, secondo gli ultimi dati Inps, pur mostrando una diminuzione del 20,1% rispetto a maggio, continuano a segnalare un ancora troppo elevato numero di ore autorizzate, che nel mese ammontano a 82,4 milioni (con un aumento rispetto allo stesso mese di anni pre-crisi, quali il 2007 e il 2008, del 449%). I lavoratori potenzialmente coinvolti, secondo stime UIL, sono 485 mila, rispetto ai 90 mila dei mesi di giugno 2007 e 2008.

A giugno la riduzione delle richieste della CIG ha investito quasi tutte le Regioni, ad eccezione della Liguria, dell’Emilia Romagna, della Puglia, della Sicilia e delle due Province Autonome, dove si è registrata una crescita delle ore autorizzate con il picco più alto a Bolzano (+49,6%). Inoltre, tutti i settori produttivi hanno avuto una riduzione di ore autorizzate rispetto a Maggio, ad eccezione dell’artigianato dove l’aumento è stato del 19,5%.

È ancora presto – si legge nella sintesi –  sulla base di queste cifre, per valutare se il calo delle ore richieste dalle aziende, in questo mese rispetto al mese precedente, sia indicativo di una reale ripresa del sistema produttivo.’  ‘In questa situazione, che presenta ancora ombre rispetto a una reale ripresa, occorre – conclude il comunicato Uil – continuare a sostenere imprese e lavoratori con i necessari ammortizzatori sociali, cercando di evitare che questa lunga crisi produca ulteriori uscite dal sistema produttivo delle aziende e dal mercato del lavoro dei lavoratori.  Inoltre, vista la costante e forte richiesta da parte delle aziende della cassa integrazione in deroga, sarebbe un segnale di equità e garanzia per tutti i lavoratori, che il Governo rendesse strutturale tale ammortizzatore, da finanziarsi con risorse pubbliche specifiche all’interno della legge delega di riforma dell’assistenza.

Servono, infine, anche politiche che incoraggino le imprese a tornare ad assumere, soprattutto chi maggiormente ha risentito degli effetti della crisi quali i giovani, attraverso buone forme contrattuali quali l’apprendistato.’

30° Rapporto Uil sulla cassa integrazione

 

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