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29° Rapporto Uil sulla cassa integrazione

13 giugno 2011 • News

Dal sito Uil

Lo studio, elaborato sui dati già diffusi dall’Inps, segnala che nel mese di maggio 2011 le ore autorizzate di cassa integrazione sono state complessivamente 103,2 milioni, coinvolgendo oltre 607 mila lavoratori in aumento del 12,1% rispetto al mese precedente, con picchi per la Cassa Integrazione Straordinaria, +22%.

La cassa integrazione cresce, dunque, in 13 Regioni su 21 e comunque, mediamente, in tutte e tre le macro aree del nostro Paese, con punte del 38,7% nel Centro Italia.

Il dato sulla cassa in deroga, strumento utilizzato in gran parte dalle piccole e medie imprese di tutti i comparti produttivi, sottolinea, peraltro, l’incidenza sul nostro sistema economico della riduzione dei consumi: nei settori economici del commercio e del terziario vi è, infatti, una crescita della cassa per oltre 4 milioni di ore. L’analisi territoriale – prosegue Guglielmo Loy – vede 2 regioni del Sud in testa in questa classifica negativa sull’aumento delle ore di cassa integrazione tra un mese e l’altro: Basilicata con +268% e Calabria con +236%.

Forti disagi anche nel Centro-Italia (Marche +111% e Lazio +106%). Nell’area industriale più sviluppata, calano le ore richieste, come nel caso della Lombardia (-18%) a fronte, però, di una consistente crescita in Friuli (+95%), Bolzano (+69%), Veneto (+55%) ed Emilia Romagna (+24%). In valori assoluti, la regione più "cassaintegrata" risulta il Piemonte con oltre 22 milioni di ore autorizzate.

Qual è l’impatto sociale di questo fenomeno? La cassa integrazione coinvolge, potenzialmente, oltre 607 mila lavoratori e lavoratrici tenendo conto, ovviamente che non sempre le imprese utilizzano tutte le ore di Cassa Integrazione autorizzate.

Il 29° Rapporto UIL ha voluto "osservare" l’andamento della Cassa Integrazione in relazione alla complessità del fattore "crisi" e di come essa alteri il nostro quadro produttivo ed occupazionale. Nel confrontare, quindi, l’insieme dei primi 5 mesi del 2011 con i corrispondenti periodi del 2009 e del 2010, emerge come i livelli siano non solo ancora molto alti ma ben superiori "all’annus horribilis": il 2009. Se si raffronta, infatti, direttamente il periodo in oggetto del 2011 con il corrispettivo periodo del 2009 si registra un aumento complessivo di richieste del 67,8%.

‘L’aver garantito – ha dichiarato il segretario confederale Guglielmo Loy nel presentare il rapporto – anche nel 2011 e nel 2012 la possibilità per molte imprese, medio-piccole ma non solo, di
alleviare il disagio occupazionale ricorrendo alla cassa in deroga è stato importante ma, assolutamente, non si deve abbassare la guardia sul tema dello sviluppo, della crescita e di come incentivare nuova e buona occupazione. Su questo ultimo tema, è positivo che per il Mezzogiorno si avvii rapidamente il sistema incentivante di assunzioni stabili con il credito d’imposta occupazione e, in generale, si promuova con l’apprendistato un efficace incontro tra domanda ed offerta di lavoro collegato ad una vera formazione per i giovani.’

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