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STRASBURGO-PARLAMENTO-EUROPEO

Seminario Europeo organizzato dalla EFBWW e FIEC

1 dicembre 2014 • INTERNAZIONALE, News

RIUNIONE  BRUXELLES 16-18 NOVEMBRE 2014

EUROPEAN SEMINAR “TOWARDS SOCIAL ID CARDS IN THE CONSTRUCTION INDUSTRY”

Nei giorni 17 e 18 novembre ha avuto luogo a Bruxelles  un seminario europeo organizzato dalla EFBWW e FIEC, per illustrare i risultati di un progetto finanziato dalla Commissione Europea sulla diffusione della  SOCIAL ID CARDS nei paesi membri.

Basandosi proprio sul lavoro svolto nell’ambito del progetto, si definisce social id card come una certificazione individuale del lavoratore contenente dati elettronici che attesti i percorsi di formazione svolti, gli skills professionali posseduti dal lavoratori ed altre informazioni di tipo sociale, compresi i percorsi frequentati per la salute e la sicurezza degli stessi lavoratori (OSH, occupational safety and health traning).

Ma nella definizione di social id cards, si possono comprendere e verificare anche un insieme di informazioni relative a specifici target di lavoratori, come ad esempio gli immigrati, che sono soggetti a fenomeni di mobilità tra i paesi membri, per migliorare il mercato del lavoro, come pure la consultazione di altre banche dati, allo scopo di verificare gli aspetti della previdenza e contributivi, e della sicurezza sociale. Ciò potrebbe essere reso possibile incrociando i dati della social id cards, con altre informazioni in possesso di istituzioni e organismi bilaterali, senza escludere controlli periodici nei luoghi di lavoro. A tale proposito, il seminario ha messo in evidenza le diverse situazioni che sono in atto in alcuni paesi della UE, al fine di trovare alcuni denominatori comuni da poter applicare in tutti i paesi membri.

La riunione ha visto una vasta partecipazione di rappresentanti di organizzazioni sindacali e datoriali provenienti da diversi paesi europei. Inoltre, nel corso dell’incontro, sono intervenuti sia rappresentanti della Commissione Europea, che parlamentari europei.

Si è potuto evincere che ancora oggi non ci sono molti esempi significativi di applicazione della Social cards europea e, per ciò che si è potuto apprendere, gli esempi più rilevanti sono rappresentati da Spagna, Danimarca e Gran Bretagna, che hanno implementato, in diversi anni, un sistema di diffusione di social cards e di banche dati afferenti, prevalentemente agli skills dei lavoratori e alla tracciabilità e certificazione dei percorsi formativi.

Allo stato attuale tutti i sistemi di social cards sono gestiti direttamente dalle parti sociali, o in stretta collaborazione tra rappresentanti dei lavoratori e delle imprese del settore delle costruzioni.

Complessivamente sono 9 i paesi che hanno una modalità di social cards: Finlandia, Svezia, Danimarca, Belgio, Spagna, Francia, Romania, Lituania e Italia.

Come è stato ribadito da parte degli intervenuti, la principale finalità della social cards dovrebbe essere quella di combattere il dumping sociale e prevenire la diffusione di illegalità nel mercato del lavoro ( social fraud). Ma, ad oggi, la carta sociale si è dimostrata in prevalenza utile come strumento per la tracciabilità dei percorsi formativi, per la verifica e la descrizione delle competenze, come nel progetto  Formedil, e per le buone pratiche in materia di  salute e sicurezza dei lavoratori, mentre sul lato delle verifiche contributive e fiscali, almeno fino ad oggi, non ha potuto supportare nè le imprese nè i lavoratori a combattere illegalità e dumping sociale.

D’altro canto, gli esempi di collaborazione tra le parti sociali e la sottoscrizione di importanti accordi collettivi, dimostrano che le strade per l’emersione del lavoro nero e per combattere le frodi sociali, sono diverse e le responsabilità sono da riferirsi a vari livelli, comprendendo anche il ruolo delle istituzioni sia a livello nazionale (ministero del Lavoro, Inps, regioni) che locale ( ispettori del lavoro.,etc)

Inoltre, come si è potuto dimostrare sulla base dell’esperienza maturata dai paesi scandinavi, sono molto rilevanti i risultati raggiunti nella collaborazione transfrontaliera ( Svezia e Finlandia hanno una banca dati di lavoratori e imprese condivisa) che supporta anche le verifiche sugli aspetti previdenziali e di rispetto delle leggi nei cantieri.

In definitiva, il seminario, si è posto l’obiettivo di stimolare la Commissione EUROPEA affinchè, in breve periodo, possa deliberare in materia, dando indicazioni agli stati membri per una legislazione che supporti la diffusione della ID social cards, tenendo conto di obiettivi concreti e per una prevenzione delle illegalità nei cantieri.

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