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Uil e Cisl in piazza

11 ottobre 2010 • News

In allegato le foto della manifestazione

Oltre 100mila in piazza sabato per la manifestazione nazionale di Cisl e Uil. Unanimi le richieste ribadite da CISL e UIL che chiedono al il governo l’avvio di un confronto con tutte le parti sociali, al fine di sostenere la ripresa economica e lo sviluppo del Paese, attraverso una efficace politica economica e la riduzione dei costi della politica.

Una riforma fiscale che riduca le tasse sui lavoratori, sui pensionati, sulle famiglie e sulle imprese può contribuire in maniera decisiva al rilancio della domanda interna e dei consumi, indispensabile per far tornare a crescere la nostra economia.

“Il paese ha bisogno di una riforma fiscale partendo da una riduzione delle tasse per i redditi che hanno la trattenuta alla fonte e da uno spostamento del carico fiscale sulle rendite finanziarie. Per conseguire questo obiettivo bisogna avviare, al più presto, una vera e propria trattativa con il Governo”. Questo il senso della manifestazione organizzata da Cisl e Uil e svoltasi sabato in Piazza del Popolo a Roma. Una manifestazione che non ha previsto né ore di sciopero, che avrebbero inciso sui salari dei lavoratori, né cortei, che avrebbero creato ulteriori disagi alla cittadinanza.

A dare il via ai lavori è stato il cantante Paolo Belli e la sua Big Band, verso le 11 e mezzo sono intervenuti i Segretari Generali Uil e Cisl  Luigi Angeletti e Raffaele Bonanni.

‘Per la prima volta i sindacati manifestano per ridurre le tasse”, ha detto Luigi Angeletti, secondo il quale ”e’ stato rovesciato il detto in base al quale per il sindacato bisognava solo combattere l’evasione”. Angeletti nel corso del suo intervento ha quindi insistito sulla necessita’ di ”rivoluzionare il sistema fiscale” perche’ ”se non si riducono le tasse sul lavoro difficilmente potremo essere competitivi”. In questo senso, per il leader sindacale, il federalismo ”e’ un’ottima occasione per ridurre le tasse”. Angeletti ha anche sottolineato la necessita’ di ridurre i costi della politica: ”riducendoli solo del 10% – ha concluso – sara’ possibile avviare una riduzione delle tasse”.

Vai all’intervento di Luigi Angeletti pubblicato dalla Uilweb.tv

Vai alle interviste a lavoratori e pensionati nel corso della Manifestazione

( Labitalia/Adnkronos) Sulla riforma fiscale, basta chiacchiere, ora si passi dalle parole ai fatti; si apra un confronto prima che il federalismo sia un realtà e si sfidi il sindacato. E’ il messaggio che Cisl e Uil indirizzano al governo e che i leader Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti affidano a una piazza stracolma, oltre 100 mila manifestanti, sabato scorso a Roma, per trasformare il ‘pressing’ di questi mesi in un vero tavolo di trattative. D’altra parte, anche la pazienza con cui Cisl e Uil hanno tessuto la tela dei rapporti con il governo è quasi scaduta.

"Servono risposte immediate perché a questo punto o il governo risponde o per noi la musica cambia", dice chiaro Bonanni sicuro di trovare, su questo, la sponda degli industriali con cui disegnare quel nuovo patto sociale in cantiere da pochi giorni. "E’ questo l’unico spartito che vogliamo suonare e, credo, lo stesso spartito di Confindustria", aggiunge. I sindacati, infatti, come spiega Angeletti, "vogliono un accordo con il governo", vogliono poter trattare su una materia che coinvolge milioni di lavoratori, "siamo pronti", ma non sono disposti ad accettare "la vecchia logica per cui c’è chi può stabilire se si può fare o no una riforma del fisco".

Il governo, invece, deve sedersi e spiegare le sue ragioni", prosegue. Spiegare cioè, chiedono ancora Cisl e Uil, "come è possibile che il nostro sistema fiscale si basi esclusivamente sui lavoratori dipendenti e i pensionati. Come è possibile che un Paese fondato sul lavoro di tutti consenta che un lavoratore dipendente paghi più tasse del suo datore di lavoro o di chi ha una rendita finanziaria". Perché questo è il vero "scandalo, sociale ed economico", incalza ancora Angeletti. Quindi via a una riduzione dell’Irpef per lavoratori dipendenti e pensionati, a un aumento delle deduzioni per le famiglie, al bonus per ciascun figlio a carico, a un aumento delle aliquote sulle rendite di borsa, e sopratutto via ai tagli sulla spesa improduttiva, sui costi della politica, terreno di "sprechi scandalosi, discarica di trombati" su cui "è calato un silenzio bipartisan".

Il ringraziamento del Segretario Generale della Uil Luigi Angeletti.

 

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