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Sicurezza sul lavoro

28 aprile 2023 • Edilizia, News, News salute e sicurezza

Il comunicato Inail

Sicurezza sul lavoro, all’Inail l’incontro tra il direttore generale Tardiola e i sindacati delle costruzioni

Tra i temi di comune interesse che sono stati discussi in occasione della Giornata mondiale del 28 aprile, i rischi legati alle condizioni climatiche estreme, particolarmente rilevanti nel settore edile, il rafforzamento della salute e sicurezza nei cantieri di tutta la filiera, subappalti compresi, e il trasferimento tecnologico delle attività di ricerca

ROMA – In occasione della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro, il direttore generale dell’Inail, Andrea Tardiola, ha ricevuto a Roma, presso la sede dell’Istituto di piazzale Pastore, i rappresentanti delle segreterie nazionali dei sindacati delle costruzioni, Stefano Costa (FenealUil), Cristina Raghitta (Filca-Cisl) e Giulia Bartoli (Fillea-Cgil).

“La promozione di azioni di contrasto degli infortuni e delle malattie professionali – spiega Tardiola – è il filo rosso dell’attività dell’Inail nel 2023. Alla fine dell’anno scorso abbiamo confezionato il Piano triennale della prevenzione, un documento che contiene tutte le misure che nel nostro Paese vengono adottate a fini preventivi, dalla ricerca sui nuovi dispositivi di protezione a quella che riguarda le patologie professionali emergenti, fino al sistema di finanziamento che consente alle imprese di dotarsi di assetti tecnologici più moderni e, quindi, più sicuri”.

Dall’incontro con le organizzazioni sindacali sono emersi diversi temi di comune interesse, come i rischi legati alle condizioni climatiche estreme, particolarmente rilevanti nel settore edile, che l’Istituto sta affrontando attraverso la piattaforma previsionale di allerta Worklimate, e la necessità di agire sulla prevenzione anche attraverso gli strumenti e le soluzioni tecnologiche messe a disposizione dalla ricerca, lavorando per favorire il loro trasferimento dai laboratori ai luoghi di lavoro.

“Con i sindacati – sottolinea Tardiola – c’è la volontà comune di cooperare per rafforzare la salute e sicurezza nei cantieri in tutte le aziende coinvolte, subappalti compresi. I protocolli d’intesa che abbiamo sottoscritto con importanti gruppi industriali coinvolti nella realizzazione delle grandi opere previste dal Pnrr, coinvolgendo anche le organizzazioni dei lavoratori, vanno proprio nella direzione di diffondere la cultura della prevenzione in tutte le realtà che compongono le nostre filiere produttive, incluse le tante piccole e medie imprese”.

Altri punti che vedono una sostanziale unità di intenti tra l’Inail e i sindacati sono quelli che riguardano il rafforzamento dell’attività di formazione, che “deve partire dalla scuola – spiega Tardiola – ed essere effettiva e non solo formale, considerando anche la formazione dei lavoratori stranieri”, e la promozione di iniziative di comunicazione per sensibilizzare sull’importanza di prevenire le cause ricorrenti degli infortuni sul lavoro.

“Con il Forum della prevenzione ‘Made in Inail’, che ha preso il via alla fine di marzo e proseguirà fino al prossimo ottobre – ricorda a questo proposito il direttore generale dell’Istituto – stiamo promuovendo in tutto il Paese un confronto con istituzioni, enti locali e parti sociali sulle strategie di azione più efficaci per aiutare lavoratori e imprese”.

28/04/2023

Giornata mondiale per la sicurezza sul lavoro, Bettoni: “Consolidare sinergia tra istituzioni e parti sociali”. All’Inail la cerimonia dei sindacati delle costruzioni

Per il presidente dell’Istituto è necessario “pianificare efficaci e mirate strategie di prevenzione per abbattere l’intollerabile numero di incidenti e malattie professionali”. Dopo la deposizione di una corona di fiori al monumento dedicato agli operai che persero la vita durante lo scavo del traforo del San Gottardo, le segreterie nazionali di FenealUil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil sono state ricevute dal direttore generale Andrea Tardiola

Giornata mondiale per la sicurezza sul lavoro, Bettoni: “Consolidare sinergia tra istituzioni e parti sociali”. All’Inail la cerimonia dei sindacati delle costruzioni

ROMA – “I nuovi dati sull’andamento infortunistico che abbiamo diffuso oggi offrono l’opportunità di riaffermare la necessità di pianificare efficaci e mirate strategie di prevenzione. Per abbattere l’intollerabile numero di incidenti sul lavoro e malattie professionali è indispensabile consolidare ulteriormente la sinergia tra istituzioni, parti sociali, lavoratori e imprese”. Lo ha detto questa mattina il presidente dell’Inail, Franco Bettoni, in occasione della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro, che per il terzo anno consecutivo si è aperta a Roma, nel piazzale antistante la direzione generale dell’Istituto, con la cerimonia promossa dai sindacati delle costruzioni. Dopo la deposizione di una corona di fiori al monumento di Vincenzo Vela che ricorda gli operai che persero la vita durante lo scavo del traforo del San Gottardo, le segreterie nazionali di FenealUil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil sono state ricevute dal direttore generale dell’Inail, Andrea Tardiola.

“Garantire uniformità e universalità di tutela”. “In questa giornata – ha detto Bettoni – voglio esprimere vicinanza a tutte le famiglie delle vittime del lavoro e ribadire che un Paese avanzato come l’Italia non può più tollerare tragedie quotidiane legate alla mancanza di sicurezza sui posti di lavoro”. Il presidente dell’Inail ha ricordato anche “la drammatica vicenda di Barbara Capovani, che richiama ancora una volta l’attenzione sul fenomeno delle aggressioni al personale sanitario, su cui l’Istituto è fortemente impegnato”, e ha sottolineato “l’esigenza non più rinviabile del superamento dei limiti dell’attuale sistema disegnato dal Testo unico del 1965, ormai inadeguato rispetto al dovere, innanzitutto etico, di garantire uniformità e universalità di tutela”. La cultura della sicurezza, ha aggiunto Bettoni, “è un bene che non deve essere coltivato e alimentato esclusivamente all’interno del perimetro aziendale, ma in ogni ambito di vita. È così che la cultura della sicurezza tende a identificarsi con la cultura del rispetto. Rispetto di sé stessi, degli altri, delle regole, dei doveri, delle responsabilità, dell’ambiente. Per un mondo del lavoro più sicuro e dignitoso, l’attività formativa deve ricoprire, a partire dal mondo della scuola, un ruolo centrale ed essere considerata, oltre che obbligo giuridico, un processo educativo e una misura generale di tutela”.

Loy: “L’andamento infortunistico richiede interventi urgenti e una costante azione di denuncia”. Anche per Guglielmo Loy, presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inail, “l’andamento dei fenomeni infortunistici, troppo spesso mortali, merita una costante azione di denuncia, di allarme e sottolinea la necessità di interventi urgenti. Segnala anche come questa patologia vada affrontata con un concerto di strumenti che rispondano efficacemente e rapidamente per evitare che gli infortuni avvengano. Controlli, mirati e selettivi nelle aree più esposte, ricerca di nuovi strumenti tecnologici che evitino alle persone un’esposizione al rischio anche in aree produttive mature, come agricoltura, costruzioni, trasporto e logistica, socio-sanitario, prevenzione che metta in capo alle persone che lavorano strumenti di conoscenza, informazione e formazione efficaci e diretti. Sullo sfondo la crescita della sensibilità alla prevenzione a partire dalle scuole primarie e secondarie, con ore dedicate alla cultura della sicurezza”. Per il presidente del Civ, inoltre, è importante destinare più risorse alla sicurezza: “Imprese e lavoratori versano miliardi per assicurarsi dal rischio, ma solo una piccola parte, tolta quella per le dovute, anche se non sufficienti, prestazioni, viene utilizzata per migliori e solide politiche prevenzionali”.

I sindacati: “Negli ultimi anni risposte importanti ma c’è ancora tanta strada da fare”. Come sottolineato da FenealUil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil, “negli ultimi anni si sono avute risposte importanti, con provvedimenti come il Durc di congruità, l’applicazione dei contratti di settore anche a tutta la filiera, la riduzione degli anni di contribuzione per l’accesso all’ape sociale, ma c’è ancora tanta strada da fare”, a partire dagli investimenti in formazione e dall’utilizzo della tecnologia per la prevenzione degli infortuni. “La caduta dall’alto – ricordano le segreterie nazionali dei sindacati delle costruzioni – resta la causa di morte più diffusa nei cantieri, seguita dal ribaltamento di mezzi e crollo materiali. Aumentano anche i casi di morti da malore, collegati alle condizioni climatiche estreme che accompagnano il lavoro all’aperto in estate e all’età media degli operai, in crescita ormai da molti anni”.

Tardiola: “La prevenzione filo rosso delle nostre attività nel 2023”. La formazione, il trasferimento tecnologico, i rischi legati al cambiamento climatico, particolarmente rilevanti nel settore edile, e la necessità di garantire la sicurezza in tutte le aziende della filiera, subappalti compresi, sono stati anche alcuni dei temi affrontati nell’incontro dei sindacati con il direttore generale dell’Inail. “La promozione di azioni di contrasto degli infortuni e delle malattie professionali – ha spiegato Tardiola – è il filo rosso dell’attività dell’Istituto nel 2023. Alla fine dell’anno scorso abbiamo confezionato il Piano triennale della prevenzione, un documento che contiene tutte le misure che nel nostro Paese vengono adottate a fini preventivi, dalla ricerca sui nuovi dispositivi di protezione a quella che riguarda le patologie professionali emergenti, fino al sistema di finanziamento che consente alle imprese di dotarsi di assetti tecnologici più moderni e, quindi, più sicuri”.

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