MENU

MENU
1zgvq7k

Raddoppio ferroviario

5 dicembre 2014 • News Territoriali

Dal Giornale di Sicilia Palermo

Sono 147 in tutto i licenziati. Parzialmente soddisfatti Cgil, Cisl e Uil: «Il massimo risultato conseguibile».
Verranno collocati entro questo mese  
F i u m e t o r t o – O g l i a s t r i l l o. Raddoppio ferroviario, riassunti 33 operai
Accordo in prefettura fra il contraente «Cefalù 20» e i sindacati: i lavoratori saranno distribuiti fra le tre
imprese appaltatrici. A giorni intanto la consegna del cantiere per il tratto fino a Castelbuono
Mario Macaluso C e f a l ù. Nel caso di altre possibili assunzioni, si attingerà al bacino dei 114 disoccupati
rimanenti. In primavera il via a ruspe e a «talpe» per realizzare una grande galleria nel sottosuolo di Cefalù,
dove sorgerà la nuova stazione. Entro la fine dell’anno 33 operai rientreranno al lavoro nelle aziende che
stanno portando avanti il raddoppio ferroviario fra Fiumetorto e Cefalù. Alla decisione si è arrivati dopo l’ultimo
incontro in prefettura fra i sindacati e «Cefalù 20», contraente generale per la realizzazione dell’opera. Al
termine della riunione si è concordata fra le parti la riassunzione dei 33 lavoratori da avviare al lavoro entro il
31 dicembre. Verranno distribuiti fra le tre aziende affidatarie. Nello stesso incontro è stato assunto l’impegno
a continuare ad attingere dal bacino degli altri 114 licenziati nel caso in cui lo sviluppo dei lavori dovesse
rendere possibili ulteriori assunzioni. «Siamo partiti da una condizione di assoluta incertezza – commentano
Angelo Gallo, Dino Cirivello e Giuseppe Guarcello di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil – e siamo arrivati alla
riassunzione di 33 lavoratori che, data la situazione illustrataci dal prefetto dopo l’attento lavoro che ha svolto
in queste settimane e che non possiamo che apprezzare, è apparso essere il massimo risultato conseguibile.
Prendiamo atto con amarezza che le vicissitudini che ha attraversato l’opera, i ritardi nella sua realizzazione,
gli errori commessi dal contraente generale e la sua delicata situazione economica hanno cambiato il quadro
della situazione rispetto al 2012, quando fu firmato l’accordo per la riassunzione del personale licenziato, ed
ancora una volta a pagarne le conseguenze sono i lavoratori». Sul fronte del raddoppio ferroviario, intanto,
sono stati approvati i progetti esecutivi per il tratto di strada ferrata che da Cefalù Ogliastrillo porterà alla
stazione di Castelbuono. La consegna dei lavori è in programma per la metà di questo mese. In primavera,
invece, dovrebbero cominciare a muoversi le ruspe e le «talpe» per realizzare la grande galleria che
dovrebbe attraversare l’abitato di Cefalù. Soddisfatto il comitato cittadino «Cefalù – Quale ferrovia». Per
quindici anni, con in testa il suo presidente Enzo Cesare, ha condotto una battaglia con lo scopo di seguire in
maniera propositiva l’iter progettuale. Dal 1999, infatti, il comitato ha proposto indicazioni alternative, in larga
parte recepite da Italferr, all’originario progetto delle Ferrovie dello Stato che prevedeva il raddoppio
ferroviario soltanto da Fiumetorto a Cefalù Ogliastrillo. Si deve al comitato la stazione sotterranea a Cefalù e
il tratto che da Ogliastrillo porta a Castelbuono. Nel progetto iniziale, infatti, la stazione ferroviaria della
cittadina normanna doveva essere spostata in prossimità dello svincolo autostradale di Mazzaforno, a circa
quattro chilometri dall’attuale. «Vale la pena ricordare – commenta Enzo Cesare – che la realizzazione, quasi
interamente in galleria, del lotto infrastrutturale è stata voluta e ottenuta grazie all’impegno del comitato
cittadino cefaludese». Un prolungamento di tredici chilometri e duecento metri di doppio binario per un
appalto di circa quattrocento milioni di euro. Il progetto prevede la soppressione di sette passaggi a livello e la
costruzione della nuova stazione di Cefalù poco più a monte di quella attuale, in galleria e del tutto simile a
una fermata di metropolitana. Sarà spostata a Fiumecarbone, a circa quattro chilometri dal centro abitato, la
sottostazione elettrica, con la rete e i tralicci dell’alta tensione. Il cantiere per il raddoppio ferroviario tra
Fiumetorto e Cefalù-Ogliastrillo.

« »