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Protocollo Migranti

26 giugno 2023 • Edilizia, News

L’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, ha premiato lunedì 26 giugno 2023 con il logo Welcome 167 aziende per aver inserito professionalmente quasi 9.300 rifugiati nel 2022. Si chiude quindi così, con un bilancio sempre più positivo e incoraggiante, la quinta edizione di “Welcome. Working for Refugee Integration”. I numeri di Welcome raccontano la sua crescita costante e il suo impatto positivo. Dallo scorso anno a oggi, sale infatti da 107 a 167 il totale delle imprese premiate e si allarga la loro presenza sul territorio italiano (17 regioni nel 2022 vs 13 nel 2021), mentre aumenta il numero delle grandi aziende coinvolte (58 vs 35 nella scorsa edizione).

Tra le menzioni speciali 2022 premiate: ANCE, FILLEA CGIL, FILCA CISL, FENEAL UIL, ANAEPA Confartigianato Edilizia, CNA Costruzioni, FIAE Casartigiani, CLAAI, LEGACOOP Produzione e Servizi, CONFCOOPERATIVE Lavoro e Servizi, AGCI Produzione e Lavoro, CONFAPI ANIEM.

Segue l’articolo dell’Ufficio Stampa Feneal su Terzo Millennio

L’UNHCR PREMIA 167 REALTÀ PER L’IMPEGNO PROFUSO NELL’INTEGRAZIONE DEI RIFUGIATI.
TRA QUESTE ANCHE LA FENEALUIL

Lunedì 26 giugno l’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, premierà con il logo Welcome. Working for Refugee Integration 167 aziende che nel corso del 2022 hanno favorito l’inserimento professionale di oltre 9.200 rifugiati. Tra le associazioni premiate anche la Feneal che, insieme ai sindacati di settore Filca e Fillea e l’Associazione Nazionale Costruttori, si sono distinte “per il rilevante impegno e la dedizione dimostrati nella promozione dell’integrazione dei rifugiati.” Il premio rappresenta un riconoscimento per il lavoro profuso durante l’ultimo anno nello sviluppo dei programmi volti a favorire l’inserimento lavorativo dei rifugiati nel mercato del lavoro edile. Lo scorso maggio, infatti, è stato siglato dalle organizzazioni sindacali edili insieme all’Associazione Nazionale Costruttori, ed ai Ministri del Lavoro e delle Politiche sociali Andrea Orlando e dell’Interno Luciana Lamorgese il Protocollo di intesa finalizzato all’inserimento socio-lavorativo dei richiedenti e titolari di protezione internazionale e altri cittadini stranieri in condizioni di vulnerabilità. “Ad oggi – spiega il Segretario Generale FenealUil Vito Panzarella – dopo una prima fase di sperimentazione, siamo entrati nella fase più operativa del progetto, con l’80% delle scuole che, tramite le prefetture e i centri di accoglienza, hanno avviato l’iter. Oltre 430 persone sono state coinvolte nella formazione con percorsi della durata media di 150 ore, nei quali vi è una parte svolta in aula per le competenze trasversali, lingua italiana e salute e sicurezza (con il corso delle 16 ore), e una parte più consistente, che avviene nei cantieri scuola e che è finalizzata alla formazione professionale per imparare il mestiere e apprendere la specifica mansione di muratore, pittore, carpentiere, eccetera. Oltre l’80% dei ragazzi coinvolti nel primo ciclo della sperimentazione sono stati già avviati al lavoro, ben 88 assunzioni sui 129 colloqui effettuati dalle imprese che ne avevano fatto richiesta attraverso le associazioni datoriali. In questo anno di sperimentazione circa 3mila persone sono state formate attraverso il nostro sistema bilaterale edile, in particolare il Formedil nazionale e le oltre 100 scuole su tutto il territorio nazionale, ed inserite nel mondo del lavoro attraverso l’ingresso in aziende con tirocini formativi o regolari contratti di lavoro subordinato. Questo protocollo (come anche ad altri che abbiamo sottoscritto, ad esempio quello per le opere del PNRR sui turni, o quello che mira all’inserimento dei detenuti) ha un valore politico importante perché non solo dimostra, ancora una volta, che le parti sociali del comparto edile, insieme e tramite il loro sistema contrattuale, efficiente e diffuso, riesce a soddisfare obiettivi di carattere umanitario ma anche che il lavoro condiviso insieme alle istituzioni è in grado di rispondere ad esigenze specifiche del lavoro e della società civile. Per tutti questi motivi ci auguriamo che questo protocollo possa essere rinnovato, anche per rispondere a rinnovate esigenze di manodopera nel settore che continua a veder aumentare i cantieri grazie alle risorse derivanti dal Piano di ripresa e resilienza e dai bonus edilizi.”

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