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Immagine 1° maggio

Primo Maggio: Più Lavoro più diritti

1 maggio 2021 • News

Avanti! – Aprile/Maggio 2021

Di Vito Panzarella – Segretario Generale FenealUil

Sono passati più di 70 anni dalla nascita della Costituzione italiana, con il suo patrimonio di valori, principi, regole che costituiscono la nostra casa comune, a partire dall’articolo 1: “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro […]”. Da allora il mondo del lavoro è molto cambiato. In particolare, questo anno di pandemia ha stravolto la nostra realtà, accelerando processi che già si stavano sperimentando, e obbligando tutti ad una profonda riflessione sul tema del lavoro dei diritti e della solidarietà. Da lì occorre ripartire per affrontare e regolare molte questioni che troppo spesso vengono lasciate in balia degli avvenimenti. La pandemia ci ha mostrato un sindacato unito e forte che ha promosso dal primo momento la salute dei lavoratori, riconfermandosi quell’aggregatore sociale che è sempre stato soprattutto nelle emergenze. Questa giornata, dedicata in molti Paesi del mondo alla Festa del lavoro e dei lavoratori, è più propriamente una ricorrenza istituita in ricordo di due tragici avvenimenti: i gravi incidenti accaduti nel maggio 1886 a Chicago, in occasione di uno sciopero per la riduzione a 8 ore dei turni di lavoro e per il miglioramento delle condizioni di sicurezza. E la condanna all’impiccagione, nel 1887, di 8 fra sindacalisti e anarchici presenti alla manifestazione, risultati successivamente innocenti. Di questi e di altri eventi sanguinosi è purtroppo costellata la storia delle lotte dei lavoratori per la conquista dei diritti, quegli stessi diritti che oggi vengono messi continuamente in discussione. La questione della riduzione dell’orario di lavoro, ad esempio, sulla quale la Uil con lungimiranza è impegnata in prima linea, è ritornata ad essere attuale nell’agenda politico-sindacale e deve continuare a rappresentare un fronte d’impegno se vogliamo davvero guardare al futuro. Come d’altra parte torna prioritaria la questione della sicurezza sui luoghi di lavoro e in particolare nei cantieri edili, che sono scenario frequente di incidenti gravi e mortali, a causa degli elevati rischi insiti nel tipo di lavoro e troppo spesso purtroppo anche a causa di errori umani e cattive pratiche evitabili e prevedibili. Occorre non abbassare mai la guardia, intensificando le verifiche e facendo prevenzione e formazione. Lavoro nero, dumping contrattuale, illegalità, riduzione delle risorse e dei controlli, destrutturazione e indebolimento delle regole, subappalto selvaggio hanno finito per creare una giungla in cui a pagare le conseguenze sono sempre i lavoratori. Rafforzare le tutele e le procedure poste oggi a garanzia della legalità e trasparenza è l’unico modo per garantire un lavoro dignitoso e sicuro. Italia Veloce, il PNRR, gli incentivi volti a favorire la transizione green rappresentano un’occasione unica per il rilancio del settore e del Paese ma anche per una crescita di qualità. Una questione centrale, perché non si può pensare di aumentare l’occupazione senza considerare la qualità del lavoro stesso, i diritti dei lavoratori e la loro sicurezza. Serve una politica industriale ma anche la capacità di fare sistema tra gli attori in campo, istituzioni, politica, università, imprese e sindacato, e noi siamo pronti a fare la nostra parte.

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