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Presidio unitario

13 febbraio 2012 • News

Presidio unitario di Cgil, Cisl e Uil per modifiche previdenziali al Milleproroghe.

“Il Parlamento corregga il provvedimento e il Governo riapra il confronto per rendere il sistema pensionistico più equo e flessibile”

Cgil, Cisl e Uil il 9 febbraio scorso sono scesi in Piazza del Pantheon dalle ore 15 per un presidio unitario, al quale hanno partecipato i Segretari Generali di Cgil, Cisl e Uil Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, per chiedere modifiche al decreto Milleproroghe sulle misure di carattere previdenziale.

‘Il testo di tale decreto , approvato alla Camera, –  si legge nel comunicato unitario – non risolve i problemi che, tutti i lavoratori e le lavoratrici che hanno perso il lavoro (o perchè coinvolti da crisi aziendali o per altre fattispecie), si trovano ad affrontare a seguito dell’innalzamento repentino dei requisiti di accesso al pensionamento.

Questi lavoratori e lavoratrici non  possono essere costretti ad affrontare periodi senza lavoro, senza più ammortizzatori sociali e senza pensione. Per questo vanno garantite le risorse necessarie alla copertura di questa irrinunciabile esigenza.  Inoltre vanno esclusi dalle penalizzazioni in caso di pensione anticipata ad età inferiori ai 62 anni anche i periodi di maternità facoltativa, di congedi per assistenza ai disabili, di cassa integrazione straordinaria, di mobilità e quelli relativi al riscatto della laurea e al riscatto della contribuzione omessa.’

Cgil, Cisl e Uil chiedono anche di eliminare l’aggancio all’aumento dell’aspettativa di vita del requisito contributivo ai fini dell’accesso al pensionamento anticipato.

Per quanto concerne il problema delle pensioni del comparto scuola e AFAM, dove vige una specifica normativa, deve essere prevista l’opportunità di far slittare al 31 agosto del 2012 il termine per acquisire i requisiti per l’accesso alle pensioni con le norme previgenti la nuova normativa.

Sulla riforma del lavoro, a cui il governo sta  lavorando è intervenuto il leader della Uil  Luigi Angeletti dichiarando ‘Non vorremmo che l’unica riforma sia quella che fa aumentare coloro che perdono il posto di lavoro rendendo piu’ facili i licenziamenti", e parlando della riforma delle pensioni il leader sindacale ha aggiunto che "una riforma previdenziale cosi’ non avremmo potuto immaginarla neanche nel nostro peggiore incubo. Non siamo un sindacato che non vuole le riforme, ma non vogliamo norme che non hanno alcun riscontro con la realta’". Ci sono, ha spiegato, "teorie sbagliate propinate agli italiani da chi pensa di avere la verita’ in tasca. A forza di insistere anche i professori impareranno".

Cgil, Cisl e Uil, infine, continueranno a porre al Governo e al Parlamento la necessità di restituire un carattere di gradualità nell’accesso al pensionamento senza il quale l’impatto sulle condizioni di vita e di lavoro delle persone, nonché sull’occupazione dei giovani, risulta particolarmente pesante.

 

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