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Natuzzi

30 marzo 2010 • News

Il Segretario Nazionale FeNEAL UIL, Fabrizio Pascucci, risponde alla lettera aperta del presunto RSU della Natuzzi di Laterza (in allegato), in seguito alla morte di Andrea Regio, lavoratore dello stabilimento Natuzzi di Ginosa, Taranto.

A proposito della lettera aperta …………………………..

Quando gli strumenti e le capacità di interagire ed interpretare i bisogni e le esigenze dei lavoratori segnano il passo ….. il sindacato deve interrogarsi e cercare di analizzare, riflettere sugli accadimenti, traendone linee nuove di confronto sia con i lavoratori sia con gli interlocutori!

L’ambiente, il contesto sociale, il vissuto dentro e fuori l’ambiente di lavoro diviene per il sindacato un elemento importante, razionale, per vedere il futuro e contestualizzarlo in una crisi che è profonda e strutturale.

Il sindacato e chi lo rappresenta, nel caso “Natuzzi” ha, “ottenuto” un grande risultato politico!

Ha acquisito più di 7 anni di ammortizzatori sociali, che hanno permesso una flessibilità produttiva tale, che oggi, l’impresa globale “Natuzzi” è l’unica grande impresa italiana che ha resistito nel territorio “murgiano”, ed è potenzialmente “pronta” ad una ripresa produttiva con la riattivazione dei mercati mondiali.

La strategia “glocale” che più volte come sindacato abbiamo teorizzato è oggi possibile grazie alla strategia delle federazioni nazionali e territoriali, noi in “primis”, che ha creduto nella difesa dell’occupazione in Italia, nel mantenere uniti i lavoratori in CIG a zero ore, quel migliaio a rotazione e quelli stabilmente in produzione; senza lasciare nessuno abbandonato a se stesso.

Tutto ciò premesso:

la speculazione sulla vita di una persona che arriva ad un gesto così estremo, non fa parte della nostra cultura!

Alla famiglia del lavoratore esprimiamo a nome di tutta la Feneal UIL Nazionale la nostra vicinanza, in questo momento di dolore rendendoci disponibili ad un gesto di solidarietà concreta, estendendo l’invito anche alle strutture nazionali di Filca e Fillea.

Gli estensori o l’estensore della nota che ci è pervenuta dovrebbe stare in silenzio, o qualificarsi, vergognandosi delle cose che ha scritto!

L’ignoranza, l’incapacità di vedere, analizzare e riflettere sui fatti, è uno dei problemi più gravi del nostro tempo, come quello di lavarci la coscienza addossando ad altri all’esterno le nostre incapacità di vedere oltre il fondo della “caverna” dove l’estensore evidentemente alberga.

Crediamo infine che gli autori della lettera aperta non potranno mai avanzare nella storia perché: “l’immagine che ci facciamo dei fatti circostanti è plasmata dai nostri valori, cioè dalle categorie attraverso cui ci accostiamo ai fatti; e quest’immagine è uno dei fatti importanti da cui dobbiamo tener conto. I valori s’insinuano nei fatti e ne sono parte integrante. I valori sono una parte essenziale delle nostre facoltà.

E’ attraverso i valori che siamo in grado di adattarci all’ambiente circostante, di adattare l’ambiente a noi e di imparare a dominare l’ambiente – facoltà che hanno fatto si che la storia dell’uomo sia un susseguirsi di progressi”. Edward H. Carr (tratto dal libro: Sei lezioni sulla storia).

Questa posizione dell’anonimo estensore RSU non è certamente nella storia del progresso bensì nella sua negazione!

Il Segretario Nazionale

Fabrizio Pascucci 

Lo stralcio della lettera del Segretario Nazionale FeNEAL pubblicato su Repubblica/Bari 06.04.2010

 
 
                                                

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