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Morti bianche, flusso inarrestabile

14 ottobre 2010 • News

Ancora una vita spazzata via sul proprio posto di lavoro.

Ancora risparmio e contrazione dei costi per la sicurezza?

ancora mancanza di regole e controlli?

disattenzione o assenza di consapevolezza dei rischi?

Le cause possono essere tante e vanno sicuramente indagate, ma il settore edile resta sempre ad alto rischio e l’impegno ad arrestare il flusso degli incidenti e degli infortuni mortali sul lavoro, che sembra inarrestabile, deve essere una priorità per tutti.

Ieri a  Roma, il giorno prima a Bergamo, e l’elenco potrebbe continuare a ritroso ancora a lungo ma non vogliamo dimenticare nessuno. Sono tanti, troppi,  i lavoratori che continuano a morire lasciando un incolmabile vuoto nelle proprie famiglie, a loro va il nostro pensiero e il nostro profondo cordoglio.

Solo nell’ultimo mese si contano a decine i feriti gravi e gli infortuni mortali nel nostro settore come in altri.

Occorre tenere alta l’attenzione e chiedere che vengano varati con urgenza i decreti attuativi del Testo Unico sulla sicurezza la cui assenza rischia di rendere monca la riforma della sicurezza da tutti voluta, che per noi resta una conquista dei lavoratori ed un salto di qualità per il Paese.

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