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“L’umanità dentro. Lavorare in carcere”

6 ottobre 2015 • News

È stato presentato, ieri, il documentario “L’umanità dentro. Lavorare in carcere”, realizzato da Uilweb.tv, alla presenza del Ministro della Giustizia, On. Andrea Orlando e del Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo. Il docu-film, girato interamente negli spazi della Casa Circondariale di Roma “Regina Coeli”, racconta attraverso le voci degli operatori penitenziari e alcune illustri testimonianze, la storia, le attività e il lavoro all’interno degli istituti penitenziari, con un’attenzione particolare dedicata all’impegno della Polizia Penitenziaria. Il documentario permette, per la prima volta, di entrare in contatto diretto con il mondo del Carcere e di esplorare, in un viaggio fatto di immagini, musiche originali (composte ad hoc dal Maestro Mauro Tiberi) e testimonianze dirette, un universo ancora troppo poco conosciuto in cui convivono professionalità e umanità.  Senza filtri, emerge non solo la realtà professionale della Polizia Penitenziaria ma anche il lato umano dei lavoratori in carcere che arricchisce un ambiente pieno di complessità e contraddizioni.
Il documentario, di cui è autrice Donatella Querci, con la collaborazione di  Maria Anna Lerario, Stefania Maggio e Antonio Passaro, sarà on line a partire dal 14 ottobre su Uilweb.tv (www.uilweb.tv).
Intervenendo alla proiezione del documentario, il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, ha rilanciato la proposta di utilizzare le caserme dismesse dallo Stato per la detenzione per reati leggeri. “Si azzererebbero cosi tutti i tentativi di possibile speculazione e si alleggerirebbe la situazione nella case circondariali. Basterebbe mettere delle grate, visto che gli edifici sono già adattabili a situazioni di detenzione, e in via transitoria utilizzare anche i militari presenti.” Barbagallo, inoltre, ha richiamato l’attenzione del governo a guardare sulla precaria situazione della polizia penitenziaria, in carenza di circa 8mila lavoratori. “Le nozze con i fichi secchi non si possono fare, bisogna perciò investire sul personale. Noi siamo pronti alla discussione per arrivare a soluzioni condivise.”

 

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