Italia ferma
Il sindacato edili della Uil ritiene che solo con un concreto rilancio delle infrastrutture si possa parlare non solo di ripianamento del debito, ma anche di ripresa della crescita del Paese e di riavvio dello sviluppo.
‘Con questa manovra – commenta Correale – si fa solo cassa senza pensare al futuro, con l’aggiunta di qualche forzatura ideologica da parte del Governo, come nel caso dell’inopportuno art. 8, utile solo a scatenare analoghe reazioni. Quello che, invece, è evidente – aggiunge il segretario – è che ancora una volta si spremono i lavoratori, non solo su lavoro e pensioni, ma anche come consumatori con un’Iva maggiorata e con il rincaro generalizzato dei prezzi, a cominciare dalla benzina, che comporteranno un rialzo dell’inflazione.’
Per il leader Feneal ‘si tratta di provvedimenti, in sostanza, che non si preoccupano minimamente di dare alcuna certezza alla crescita economica e al lavoro, mentre il paese si trova ad affrontare gravi problemi sociali. Alla protesta, in tutte le forme con cui essa viene rappresentata, deve seguire un’azione comune, che unisca le forze sociali responsabili e che possa essere utile ad incalzare Governo ed imprese ad un confronto costruttivo e stringente sulle priorità costituite dallo sviluppo, nel quale centrale deve essere l’attenzione alle opere pubbliche, alla manutenzione del territorio e all’equità fiscale. Questa è la vera scommessa per il domani – conclude Correale – ed eluderla potrebbe non solo evidenziare i limiti della attuale manovra, ma renderla anche inefficace.’
Il servizio della Uilweb Tv