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10 gennaio 2020 • cemento, Edilizia, lapidei, laterizi, legno, News, restauro

INFORTUNI. FENEALUIL: “IL DRAMMA DELLE MORTI SUL LAVORO NON AMMETTE RITARDI. IL GOVERNO SI ATTIVI.”  

Chiediamo un’accelerata sul tema degli infortuni perchè il dramma delle morti sul lavoro non ammette ritardi nè pause e per questo motivo vanno assunte decisioni concrete al più presto.” Dal sindacato delle costruzioni UIL la richiesta di intervenire concretamente sulla sicurezza sul lavoro dopo le morti delle ultime settimane e i numerosi infortuni che continuano a ripetersi ogni giorno . “Dopo un primo incontro con il governo in cui abbiamo ribadito le nostre proposte, nulla sembra muoversi – dichiara Mauro Franzolini – Segretario Nazionale responsabile FenealUil per le politiche sulla sicurezza – mentre – aggiunge – una persona ogni otto ore continua a morire e nel 2019 si parla di quasi 1000 vittime. La nostra non vuole essere soltanto una critica perchè su un tema tanto importante c’è poco da parlare e tanto da fare e, soprattutto, solo dalla collaborazione di tutti possono nascere le migliori soluzioni. Apprezziamo, infatti, la consultazione pubblica lanciata dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali con cui si chiedono idee e progetti su salute e sicurezza, ma dall’altra parte,  riprendendo le dichiarazioni, comparse oggi sul quotidiano La Repubblica, del Senatore Nannicini,  sollecitiamo atti più concreti, a partire dal rispristino della commissione  d’inchiesta costituita nel 2005 e attiva per 4 legislature. Il nostro è uno dei settori economici più a rischio e maggiormente colpiti da infortuni e malattie professionali e per questo al centro della nostra azione c’è sempre la sicurezza e la dignità dei lavoratori per la quale continuiamo a chiedere interventi urgenti e precisi come l’introduzione della patente a punti, il contrasto al lavoro nero e irregolare con il ritorno al Durc nella sua formulazione originaria, più prevenzione e formazione, l’incremento delle risorse dell’organico per la vigilanza e la tutela nei cantieri e l’aumento dei controlli,  il rafforzamento delle sanzioni con l’introduzione dell’aggravente di omicidio sul lavoro.”

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