Imparare un lavoro in carcere
Il carcere di Opera, 1.400 detenuti, ha da ieri in funzione il nuovo laboratorio della scuola edile del penitenziario.
Il progetto di reinserimento offrirà ai detenuti la possibilità di fare formazione in un laboratorio attrezzato per imparare il mestiere di manovale ed essere impiegati poi nei cantieri dell’hinterland. La formazione e il lavoro come strumenti di reinserimento sociale. Nato da un’idea di don Gino Rigoldi e della direzione carceraria, il progetto è sposato da svariati enti: Umana, Assimpredil Ance, sindacati ed Esem-Cpt (Ente unificato per la formazione e la sicurezza). Quest’ultimo soggetto, in particolare, gestirà il laboratorio, un’area di 170 metri quadrati equipaggiata con tutti i materiali del caso, dagli attrezzi ai dispositivi di sicurezza, come caschetti e scarpe anti-infortunistiche. Vi si svolgeranno corsi di 96 ore l’uno; a ogni percorso formativo potranno partecipare fino a 15 persone.
Dopo 3 mesi con 90 ore di formazione a cura dell’ente unificato di formazione e sicurezza Esem, che comprendono “attività edili intramurarie per la promozione di attività lavorative extramurarie”, con il diploma che certifica la manodopera qualificata, chi ha frequentato può lavorare nei cantieri dell’edilizia, con regolari contratti di assunzione.
RASSEGNA
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