Il settore resta in crisi
Noi non facciamo il mestiere dei politici, ma non possiamo non reclamare con forza, e lo faremo insieme anche nella manifestazione del primo dicembre, che si esca da questo pantano politico e sociale e si rimetta al primo posto nell’agenda del Paese la ripresa del settore per recuperare in fretta prospettive di sviluppo e nuova occupazione.
Basta vedere quale è l’immagine del nostro Paese oggi: frana il territorio, frana il patrimonio culturale e la politica ruota attorno alle eventuali dimissioni di un Ministro. Un tema che non ci appassiona e che lasciamo ai partiti, mentre vorremmo sedere attorno ad un tavolo con governo, forze politiche e sociali per contribuire a realizzare un grande progetto di manutenzione nel territorio, di rilancio delle opere infrastrutturali, di sistemazione dei centri urbani. Un tavolo che sappia guardare davvero al futuro del Paese”.
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