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Il documento della Uil

13 aprile 2012 • News

Nel corso della Direzione di ieri, la Uil  ha dato mandato alla Segreteria nazionale di concordare con la Cgil e la Cisl le modalità di attuazione di una mobilitazione da avviare nel Paese, già a partire dai primi giorni del mese di maggio, e che abbia tra le sue priorità una riduzione delle tasse sul lavoro e sulle pensioni.

L’attuazione di politiche recessive messe in atto dall’Esecutivo rischia di deprimere ulteriormente la nostra economia. E gli effetti sull’occupazione possono essere devastanti. Solo alcuni anni fa, il tasso di disoccupazione era uno dei più bassi in Europa; ora si viaggia velocemente oltre la soglia della media europea. C’è il rischio concreto che la situazione si avviti pericolosamente.

L’aumento dei prezzi combinato all’incremento delle tasse sta riducendo la disponibilità del reddito in termini reali. L’incertezza del futuro, poi, genera effetti negativi anche sulla propensione al consumo. Così la produzione si ridimensiona, l’occupazione continua a calare, il Pil resta negativo e anche le entrate fiscali tendono, complessivamente, a ridursi. Bisogna invertire questa tendenza puntando sugli investimenti produttivi, da un lato, ma anche su scelte che riattivino i consumi, dall’altro.

In questo quadro si inserisce la rivendicazione, da parte della Uil, di politiche fiscali che riducano il peso della tassazione sui lavoratori dipendenti e sui pensionati. Noi non chiediamo che ciò avvenga, come si suol dire, “a debito”: il nostro senso di responsabilità ci rende consapevoli della necessità di evitare effetti dannosi per i conti pubblici. Noi pensiamo, però, che sia necessario utilizzare, a tal fine, già nell’anno in corso, tutti i proventi derivanti da un’effettiva riduzione degli ancora alti e impropri costi della politica e, ovviamente, dalla lotta all’evasione fiscale.

Quest’ultima non si configurerebbe, così, solo come un importante impegno etico ma comporterebbe conseguenze positive anche per la nostra economia.

Sempre in questo contesto, la Uil chiede l’approvazione del decreto per la detassazione del salario di produttività e l’estensione dei suoi effetti a tutto il mondo del lavoro. C’è un potente effetto leva sotteso a questa scelta che può innescare meccanismi virtuosi nei rapporti di lavoro e, soprattutto, nei processi produttivi. Ecco perché, sempre in una logica di crescita, queste decisioni vanno opportunamente sollecitate.

Per l’insieme di tali ragioni, noi crediamo che sia giunto il momento di aprire una mobilitazione nel Paese, a partire dalla questione fiscale. La Uil, dunque, è pronta ad attivare, insieme a Cgil e Cisl, su tutto il territorio nazionale, le necessarie iniziative di sensibilizzazione e di lotta.

IL DOCUMENTO

 

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