MENU

MENU

Gruppo Cementir

19 giugno 2013 • News

Dopo la decisione dell’azienda di chiudere lo stabilimento di Alessandria immediata la reazione dei sindacati.

Previste iniziative di protesta e sensibilizzazione a partire da oggi con uno sciopero di 8 ore.

Dopo l’incontro di lunedì tra la Direzione Aziendale del Gruppo Cementir, il Coordinamento delle RSU e le Segreterie Nazionali di Feneal, Filca e Fillea, per approfondire nel dettaglio la situazione economica e produttiva attuale e prospettica del Gruppo si è preso atto della posizione dell’azienda  rispetto alla proposta di un nuovo piano di ristrutturazione che prevede dei drastici tagli all’apparato produttivo specie sugli impianti di Arquata Scrivia (AL) e Taranto.

Le sigle sindacali hanno espresso la loro netta contrarietà. “L’azienda – spiegano in una nota i sindacati – sia per ragioni di mercato che per fattori legati a situazioni contingenti di livello locale, ha preannunciato l’intenzione di rivedere, con interventi ancora più pesanti per i lavoratori dei siti produttivi di Taranto e Arquata Scrivia (AL), il piano di ristrutturazione in essere, che prevede il ricorso alla Cigs. Nello specifico la Direzione ha comunicato il progetto di chiusura dell’impianto di Arquata Scrivia (AL) e la trasformazione di quello di Taranto in centro di macinazione con conseguenti esuberi di manodopera impiegata."

Una decisione inaccettabile e unilaterale alla quale ci opporremo con tutte le nostre forze, mettendo in campo tutte le soluzioni possibili ” – hanno subito dichiarato le rappresentanze di Feneal Filca Fillea che nello stabilimento di Arquata S. hanno annunciato due giornate di sciopero. Il primo di 8 ore si terrà oggi con un presidio davanti allo stabilimento di Alessandria ed un’assemblea di stabilimento. La seconda sabato, in concomitanza con quello nazionale proclamato dal Cgil, Cisl e Uil una delegazione di lavoratori sarà in piazza a Roma.

In allerta anche lo Stabilimento di Taranto dove rischia di sfumare l’importante investimento programmato dell’impresa per il revamping dell’impianto e messo in forte dubbio dalle vicende legate al Gruppo ILVA e dal rischio di perdere le forniture di loppo indispensabili per quel tipo di produzione. Durante l’incontro di Roma sono state affrontate anche le posizioni degli altri insediamenti nazionali del Gruppo Cementir e la situazione complessiva è preoccupante specie se non arriveranno segnali di ripresa da parte del settore delle costruzioni.

A sostegno di questo complicato momento i territori sono impegnati a mettere in atto le opportune iniziative di sensibilizzazione e protesta, nel tentativo di coinvolgere anche le istituzioni locali.

 

« »