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Giovani in edilizia

23 ottobre 2012 • News

Massimo Trinci, Segretario Generale Feneal Uil: “Come si fa ad essere ‘schizzinosi’ quando le opportunità offerte sanno solo di emarginazione? Anche nel nostro settore i giovani sono assunti poco e male.”

Se il Ministro Fornero volesse fare davvero un ragionamento sul perché certi lavori sono poco appetibili per i giovani, vorremmo fornire qualche cifra sui giovani lavoratori in edilizia – dichiara il Segretario Generale Feneal Uil Massimo Trinci, sottolineando come “l’edilizia è un settore nel quale è davvero molto difficile poter fare gli ‘schizzinosi’.”

Ecco i dati – continua il segretario – dai quali si evince che i giovani sono inchiodati spesso alle mansioni più dequalificate ed i trattamenti economici fanno a pugni con qualsiasi prospettiva di valorizzazione professionale. Dal 1999 al 2011, in 12 anni cioè – spiega Trinci i giovani edili, compresi nella fascia d’eta tra i 14 e i 25 anni, sono passati dal 16% al 12%, mentre nello stesso periodo i lavoratori di età superiore e gli ’over 50’ sono aumentati, passando rispettivamente dal 65,5% al 67% e dal 18,5% al 21%. Inoltre, sempre considerando lo stesso periodo, i lavoratori comuni sono passati dal 33,5% al 43,2% (+ 750.000), mentre quelli qualificati sono diminuiti scendendo dal 29,3% al 28,3% (- 8.000), per non parlare di quelli specializzati e di 4° livello che sono passati dal 37,2% al 28,5% (-65.000).” “Dunque appare chiaro – continua il segretario –  che negli ultimi 12 anni il settore si è invecchiato ed i giovani, in pratica, non entrano più, se non con contratti di formazione – lavoro (il 30%) o come manovali e operai inquadrati nelle qualifiche più basse e meno retribuite (il 47%). In maniera corrispondente c’è da evidenziare un aumento di giovani operai assunti con le partite Iva che non possono essere che identificati che come ‘falsi autonomi’ o lavoro nero. Questa è la situazione. – conclude Trinci – E se questo vuol dire aprire le porte ai giovani, proprio non ci siamo. La domanda allora può essere questa: come si fa ad essere schizzinosi quando le opportunità offerte sanno solo di emarginazione?”

Rassegna stampa

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