MENU

MENU
372ad23e19_Milano-Panorama-EXPO-1

Edicola. Expo, lezioni e controlli a tappeto

17 marzo 2015 • News

EDICOLA – QUOTIDIANO IL GIORNO

Lezioni e controlli a tappeto. Così il cantiere del sito ha abbattuto gli infortuni
Il Senato studia il sistema Milano per il Jobs Act

IL CONFRONTO L’attività di prevenzione è stata cinque volte
più ampia di quella di monitoraggio
Luca Zorloni

MILANO IL CANTIERE di Expo è entrato nella sua fase più delicata. E non solo per via dei tempi ormai
sempre più stretti per la consegna delle infrastrutture. Con 1.200 imprese e 5.600 maestranze all’opera su
115 commesse, anche la macchina dei controlli sulla sicurezza sul lavoro è sotto sforzo. «Adesso serve
tenere ancora di più gli occhi aperti», ammonisce Gabriele Rocchi, segretario generale di Fillea Cgil (la sigla
degli edili) Milano. Tuttavia il rapporto sul numero di incidenti nel cantiere dell’Esposizione, dato ancora
provvisorio visto che mancano 45 giorni alla consegna dei lavori, passa l’esame della commissione
d’inchiesta sugli infortuni sul lavoro del Senato: 93 casi, quelli certificati dall’Asl locale, non gravi, tra il sito di
Expo e le infrastrutture collegate. «Il rispetto degli accordi con gli enti bilaterali e la formazione – spiega il
segretario generale di Filca Cisl Milano, Francesco Bianchi – hanno dato risultati sul cantiere». Tanto che il
sistema di controlli messo a punto per l’Esposizione universale potrà fungere da modello per scrivere le
regole della riforma del codice degli appalti e per la gestione dei controlli nelle «grandi opere». IERI in
prefettura a Milano la commissione d’inchiesta sugli infortuni sul lavoro di palazzo Madama, presieduta dalla
senatrice Pd Camilla Fabbri, ha raccolto le testimonianze di enti pubblici, sindacati e associazioni
imprenditoriali coinvolte nei lavori dell’Esposizione universale. Obiettivo: capire come si articola la vigilanza su
quello che Bianchi definisce «il più grande cantiere d’Europa». Le regole sono state messe nero su bianco a
gennaio del 2012, quando viene firmato il protocollo su lavoro e sicurezza nel sito di Expo e nelle opere
connesse (dalla Darsena al villaggio di Cascina Merlata), che dà una stretta ai controlli sui lavoratori delle
imprese subappaltatrici e impegna le maestranze a una formazione preventiva. Dal 2011 a fine gennaio
2015, l’Azienda sanitaria locale ha ispezionato il cantiere 461 volte, ha messo 363 aziende sotto la lente e,
infine, prodotto 290 contestazioni, che vanno dai buchi nella protezione dei lavoratori al rischio di caduta nei
cantieri sopraelevati, dall’uso di mezzi vietati alle condizioni rischiose di viabilità sul sito. Nel complesso,
l’azienda sanitaria ha contato 93 infortuni. Di questi, precisano Cgil, Cisl e Uil, circa una settantina ha avuto
una media di 22 giorni per il recupero e solo quattro casi hanno sforato i 40. Dati inferiori alla media del
settore edile. Tuttavia, in parallelo ai sopralluoghi sul sito di Rho-Pero e ai controlli della stessa Expo spa
(«oltre cinquemila verifiche di sicurezza» spiega Alessandro Molaioni, direttore pianificazione strategica della
società), l’Asl ha fatto opera di prevenzione con gli operai. Anzi, come precisano i tecnici dall’azienda, il
tempo dedicato alla formazione è cinque volte superiore a quello speso per le ispezioni. «Le maestranze che
arriveranno sul mercato del lavoro adesso hanno una preparazione maggiore», osserva Enrico Vizza,
segretario generale di Feneal Uil Milano. I senatori tornano a Roma con spunti per intervenire sul codice degli
appalti ma anche «sul tema dell’Agenzia unica contenuta nella delega del Jobs act – spiega la senatrice
Fabbri – la cui discussione è rinviata a settimana prossima». La commissione d’inchiesta ha già programmato
di tornare a Milano durante i sei mesi dell’Esposizione, con l’obiettivo di vigilare sulle regole di sicurezza del
post-evento.

 

I numeri

93 incidenti
Gli infortuni registrati dall’azienda sanitaria locale sul sito dell’Esposizione
Di questi 70 hanno avuto un

recupero sotto i 22 giorni solo 4 sopra i 40
461 ispezioni
Quelle effettuate dai tecnici Asl dal 2011 in poi hanno interessato anche le infrastrutture connesse al grande
evento

290 contestazioni
Hanno riguardato 363 imprese delle 1.200 attive sul parco di Rho e vanno dall’assenza di adeguate
protezioni a problemi di viabilità PRESIDENTE La senatrice del Pd Camilla Fabbri
Riforme in corso
A Roma si affrontano la riforma del codice degli appalti e la delega per l’Agenzia unica contenuta nel Jobs act
Expo fungerà da modello per entrambi i dossier

 

« »