11 novembre 2010 • News
“Rinunciare alla detrazione fiscale del 55% non è risparmio ma è compromettere inutilmente il futuro ambientale di questo paese ed assestare un altro duro colpo all’occupazione."
Con queste parole il Segretario Generale FeNEAL UIL Antonio Correale commenta il taglio dell’eco-bonus nel ddl stabilità. "Non si può ignorare che in tal modo si contribuirebbe a prolungare l’emorragia di posti di lavoro nel settore dell’edilizia, continua il segretario. Pur comprendendo le esigenze di equilibrio dei conti pubblici la Feneal chiede che non si imbocchi questa strada e si cerchi invece nei mille rivoli degli sprechi pubblici la soluzione più idonea: invece di creare nuovi disoccupati, si cerchino risorse nell’evasione ed elusione fiscale e nei troppi privilegi ancora inviolati."
"Il risparmio energetico non è un lusso del presente, è uno dei capitoli fondamentali dello sviluppo del Paese. Togliere il mattone dell’incentivo del 55% dalla costruzione di un nuovo modo di concepire l’edilizia e l’ambiente vuol dire ancora una volta prenotarsi per l’ennesimo ritardo strutturale del nostro Paese. Un’eventualità che va scongiurata in ogni modo”.
"La modifica della legge di Stabilita’ non puo’ lasciare fuori la proroga delle detrazioni Irpef del 55% sulle ristrutturazioni per il miglioramento della efficienza energetica degli edifici, che si e’ dimostrato uno dei pochi interventi anticiclici realmente efficaci negli ultimi anni". Questo è quanto sostiene
Paolo Carcassi, Segretario Confederale Uil. "Non solo questo provvedimento ha portato risparmi energetici, con positivi effetti economici sulla bilancia energetica, ma ha determinato -aggiunge- un volume di attivita’ che ha prodotto piu’ reddito di quello impiegato ed una crescita occupazionale in controtendenza rispetto all’aumento della disoccupazione".
"Non intervenire sul rinnovo del provvedimento – conclude – sarebbe un ulteriore segno di colpevole miopia sulle reali esigenze sul futuro del Paese".
Vai alle agenzie sui commenti al taglio dell’eco-bonus nel ddl stabilità.
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