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Crisi Tecnis

8 aprile 2016 • News

CRISI TECNIS. IERI L’INCONTRO TRA I SINDACATI E IL COMMISSARIO.
FENEAL FILCA FILLEA: QUALCHE SEGNALE POSITIVO

08.04.16 Stipendi e contributi pagati fino a dicembre, impegno per dare continuità al gruppo e ai cantieri – compresi quelli assegnati con gara e da contrattualizzare ed i lavori in portafoglio, come la Sassari-Olbia e gli ospedali in Calabria – ed impegno per sbloccare i pagamenti ai fornitori: queste sono alcune delle buone notizie, e delle buone intenzioni, che arrivano dall’incontro di ieri tra gli edili di Cgil Cisl Uil ed il commissario giudiziale della Tecnis, il grande gruppo siciliano  –  537  lavoratori impegnati in vari cantieri italiani –  i cui vertici sono stati coinvolti nello scandalo delle tangenti Anas.
Il prof. Ruperto, commissario giudiziale della Tecnis da pochi mesi  “ha precisato che nella fase attuale del commissariamento, regolata da norme diverse da quelle con le quali aveva assunto l’incarico, e sotto la vigilanza del Tribunale di Catania, sono stati raggiunto alcuni risultati,  soprattutto rispetto alle interlocuzione con le stazioni appaltanti”  spiegano in un comunicato Feneal Filca Fillea “questo nuovo rapporto ha consentito lo sblocco di alcuni Stati di Avanzamento Lavori, consentendo alla società di pagare le spettanze arretrate fino al 31 dicembre 2015, mentre per i versamenti  Inps e Inali l’azienda ha chiesto la rateizzazione  del debito, anche per tutte le società consortili e collegate.”

Con il primo sblocco di SAL da parte di Anas “si arriverà nei prossimi mesi al saldo di tutte le spettanze dovute ai lavoratori” proseguono i sindacati “ritardo che rappresenta per i lavoratori un sacrificio importante ma che è inevitabile, vista la insufficiente liquidità in cassa dell’azienda, che vanta ancora crediti per 17 milioni.”

Altro risultato importante e’ aver potuto richiedere ed ottenere la revoca delle interdittive “solo la società Sintec è ancora sottoposta a interdittiva” spiegano i sindacati “il tribunale sta valutando come procedere, se ricomprenderla nello stesso perimetro delle altre o se operare con patti societari.”

“Da parte nostra” proseguono i sindacati “ci siamo dichiarati soddisfatti dell’atteggiamento propositivo del Commissario, ma ci  preoccupa molto il fatto che la società stia operando senza nessuna linea di credito, non essendoci ancora risultati dai dialogo dell’azienda con gli istituto di credito.”
Dal sindacato poi la richiesta di “incontri più frequenti, per dare il nostro contributo allo sviluppo positivo di tutta la vicenda, pur consapevoli dei ruoli diversi che svolgono le parti, l’amministratore giudiziario, il tribunale, sindacato e lavoratori” e massima attenzione “all’operato della prefettura e del tribunale che vigilano sulla vicenda, con l’auspicio che presto si torni alla normale operatività della più grande impresa di costruzioni del mezzogiorno, salvaguardando così l’occupazione e le prospettive di lavoro.

 

 

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