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Crisi Gruppo Cementir

9 settembre 2013 • News

Prosegue il confronto tra i sindacati e il Gruppo Cementir per scongiurare la chiusura di degli stabilimenti di Aquata Scrivia e Taranto ed il licenziamento di circa 214 lavoratori del Gruppo.

La Cementir, che attualmente occupa sul territorio nazionale 481 lavoratori, di cui 318 intermedi e operai e che sta affrontando ormai da diverso tempo un difficile percorso di ristrutturazione industriale, aveva avviato già nel 2012 una procedura di riduzione di personale conclusa con la sottoscrizione, presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di un accordo poi integrato nel gennaio di questo anno a causa dell’aggravarsi delle condizioni di mercato. Successivamente l’ulteriore contrazione dei volumi di produzione, che dovrebbe attestarsi quest’anno a circa 20milioni di tonnellate, ed alcune specifiche difficoltà maturate sui siti di Taranto ed Arquata, hanno portato la Cementir a non richiedere ulteriori 12 mesi per il piano di ristrutturazione e ad avviare, invece, una nuova procedura di riduzione di personale, 144 lavoratori sull’intero territorio nazionale in aggiunta alle precedenti 70 unità lavorative già dichiarate in esubero nel 2012.

Nei mesi precedenti la Feneal si è fortemente battuta per trovare soluzioni alternative rifiutando categoricamente il piano di licenziamenti, ma non si è giunti ad alcun accordo e la società ha allora chiesto al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali la convocazione delle Parti per la prosecuzione, in sede amministrativa, dell’esame congiunto. Nell’incontro che si è svolto lo scorso 5 settembre l’azienda ha ribadito il progetto di ridimensionamento dell’intera struttura aziendale e le organizzazioni sindacali, dal canto loro, hanno ribadito la necessità di adottare misure alternative volte a evitare e/o ridurre il ricorso alla mobilità sottolineando l’importanza del mantenimento di una presenza industriale della Cementir nei territori attualmente presidiati.

Il tavolo è stato aggiornato al 19 settembre fa sapere il Segretario Nazionale Feneal Uil Pierpaolo Frisenna, che aggiunge – confidiamo nel fatto che il confronto con le Istituzioni locali possa rendere concreti i percorsi utili a sostenere misure alternative. Nel frattempo siamo impegnati in una incisiva azione di sensibilizzazione nei confronti delle istituzioni al fine di rendere produttivi i tavoli già aperti e contemporaneamente intensificare il confronto con l’azienda.”

IN ALLEGATO IL TESTO INTEGRALE DEL FOCUS

 

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