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Grandi Appalti, corruzione elevata, serve legge

17 marzo 2015 • News

CORRUZIONE: FENEAL UIL, ELEVATA IN GRANDI APPALTI, SERVE LEGGE =

Roma, 17 mar. (Labitalia) – “Le inchieste della magistratura
continuano a mettere in luce l’elevato livello di corruzione che
prolifica nei grandi appalti, in particolar modo quelli relativi alla
Legge Obiettivo o, alternativamente, a formule come le concessioni dei
lavori dell’Alta Velocità”. Così il segretario generale della Feneal
Uil, Vito Panzarella, commenta, con Labitalia, gli arresti ordinati
dalla procura di Firenze nell’ambito dell’inchiesta sulle Grandi
Opere.

Noi auspichiamo -continua Panzarella- che la nuova legge sugli
appalti, basata sulla trasparenza, possa definitivamente eliminare le
logiche dei cartelli imprenditoriali, dove si annida il malaffare e la
corruzione. In ogni caso, non si può fermare l’infrastrutturazione
dell’Italia, elemento prioritario per la ripresa dello sviluppo
economico. La crescita potrà avvenire solo rafforzando e migliorando
la capacità delle reti, in particolar modo quelle viarie e
ferroviarie”.

“Noi non vorremmo che il martoriato settore delle costruzioni, che con
la crisi ha perso la metà dei suoi addetti, possa essere -conclude il
leader degli edili della Uil- ulteriormente penalizzato da ritardi che
non possiamo permetterci né come settore nè come Paese o, peggio, dal
mancato avvio del decreto Sblocca Cantieri”.

 

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