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Coop Costruzioni, fumata nera

13 marzo 2015 • News Territoriali

Rassegna dal territorio. Il Resto del Carlino. Bologna.

Coop Costruzioni, fumata nera. Sindacati: «Azienda irresponsabile»
Lunedì è già sciopero. Il presidente: «Le prove di forza non servono»

di FEDERICO DEL PRETE ANCHE l’ultimo tentativo del sindaco Virginio Merola è andato a vuoto. Lo
sciopero di Coop Costruzioni si farà: i lavoratori incroceranno le braccia per 40 ore, le prime otto già lunedì, in
occasione del tavolo di crisi che rivedrà sindacati e azienda faccia a faccia alla Città Metropolitana. A pagarne
le conseguenze sarà innanzitutto il cantierone di via Ugo Bassi e via Rizzoli: le ricadute di una vertenza che si
preannuncia difficile e lunga preoccupano non poco il Comune, anche se la cooperativa ha rassicurato che i
tempi saranno rispettati. Tuttavia Coop Costruzioni non ha intenzione di arretrare di un millimetro e ha
confermato il piano che prevede 200 esuberi (su circa 400 dipendenti) a partire da maggio: «Le prove di forza
non cambiano i problemi, anzi rischiano di aggravarli», il messaggio inviato ai sindacati dal presidente Luigi
Passuti. LE TRE SIGLE però promettono battaglia: «Questo è solo l’inizio, vogliamo far cambiare idea a
Coop Costruzioni e portarla a ragionare di ammortizzatori sociali per garantire un reddito ai lavoratori»,
avverte Maurizio Maurizzi, segretario della Fillea-Cgil. Il pacchetto di scioperi è stato approvato ieri dai
lavoratori nella sede di via Zanardi con appena 7 astensioni e nessun voto contrario su 350 presenti. «Quello
di Coop Costruzioni è un atteggiamento irresponsabile», attacca Cristina Raghitta di Filca-Cisl: «I lavoratori,
che sono anche soci e proprietari, sono preoccupati e perplessi di fronte alla scelta di confermare gli esuberi
piuttosto che proseguire con la solidarietà». Un fronte comune anche alla Uil: «Insisteremo, perché la
proposta degli ammortizzatori non mette in discussione il piano dell’azienda che invece ricade tutto sui
lavoratori soci», spiega Gaetano Cesario della Feneal-Uil. LO SPAZIO per proseguire con la solidarietà ci
sarebbe ed è su questo che puntano i sindacati. Tuttavia, anche di fronte alle sollecitazioni del sindaco, i
rappresentanti del consorzio non hanno mutato posizione, anzi: «Serve un atteggiamento responsabile da
parte di tutti», la replica di Passuti, che ha ringraziato Merola per la mano tesa sullo sblocco dei pagamenti e
sul superamento delle gare al massimo ribasso, ma ha confermato la «volontà di esplorare la possibilità di
adottare strumenti di sostegno al reddito e per la ricollocazione dei lavoratori in esubero, ferma restando la
necessità di condurre in porto il piano di ristrutturazione». Nell’incontro a Palazzo d’Accursio, durato quasi tre
ore, ben oltre le previsioni, Merola ha provato invano a riavvicinare le parti. In particolare i sindacati hanno
chiesto a più riprese a Coop Costruzioni di rinviare l’assemblea dei soci del 20 marzo, che dovrebbe ratificare
il piano. «Il Comune chiederà ancora che si esplorino tutte le strade possibili per attivare ammortizzatori e
percorsi di salvaguardia», assicura il primo cittadino in serata. «L’irrigidimento dell’azienda è la cosa che ci ha
lasciato perplessi e amareggiati, perché contavamo su questa convocazione del sindaco e sul suo impegno
per convincere Coop Costruzioni a rivedere un po’ della sua impostazione», allarga le braccia Maurizio
Lunghi, segretario della Cgil. Dunque, di fronte a questa fumata nerissima, si andrà allo scontro. Lunedì i
lavoratori si ritroveranno proprio a fianco del cantierone per poi inscenare un presidio durante l’incontro del
tavolo di crisi. Dove toccherà al vicesindaco metropolitano Daniele Manca tentare una difficilissima
mediazione.

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