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Conferenza stampa ‘in cantiere’

2 marzo 2012 • News

Conferenza stampa ‘in cantiere’: presentata la manifestazione.

IN ALLEGATO LE FOTO E I MATERIALI DELLA CARTELLA STAMPA

Il servizio su Uilweb Tg

Le agenzie di stampa

Sfileranno da Bocca della Verità al Colosseo, con partenza alle 9.30,  insieme ai segretari generali confederali Camusso, Bonanni, Angeletti.

Sono i lavoratori e le lavoratrici del settore delle costruzioni, che sabato 3 marzo saranno i protagonisti della manifestazione nazionale indetta da Feneal Uil – Filca Cisl – Fillea Cgil dal titolo “In piazza per costruire il futuro”, con cui i sindacati delle costruzioni lanciano la propria piattaforma rivendicativa e chiedono al Governo l’immediata convocazione di un tavolo di crisi per affrontare la drammatica crisi del settore, la più grave e devastante dal dopoguerra.

Previsti da tutte le regioni migliaia di lavoratori, prenotati oltre 150 i pullman, dalle isole i traghetti, in 1.000 con i treni, e poi i tanti che arriveranno dalla capitale: se ne prevedono almeno 10mila, in rappresentanza dei poco più di 1milione di addetti del settore delle costruzioni impiegati nelle oltre 700mila aziende italiane, per il 95% piccole o piccolissime.

E 10mila saranno i caschetti in distribuzione, gialli, rossi e blu, che uniranno muratori, carpentieri, tecnici e operai specializzati, impiegati, gruisti, cavatori, operai del legno e arredo, degli impianti fissi, del cemento, restauratori e archeologi, italiani e stranieri, soprattutto romeni, polacchi, egiziani, magrebini, est europei, arabi, latino americani, africani.

In testa al corteo, che partirà alle 9,30 da Bocca della Verità, 100 lavoratori che esporranno altrettanti cartelloni con i ritagli dei giornali locali che racconteranno alcune delle tante, troppe situazioni di crisi, con imprese che chiudono, la cassa integrazione, i licenziamenti, le proteste. 100 storie simbolo di un incessante quotidiano stillicidio di crisi aziendali che si consumano lontano dai riflettori della scena nazionale, la cui somma è un numero che fa paura: 300mila posti di lavoro persi.

Ma i cartelli ricorderanno i tanti temi al centro della protesta e della piattaforma unitaria, come il dramma degli infortuni mortali, la piaga del caporalato, l’esplosione di irregolarità, l’illegalità diffusa e le infiltrazioni della criminalità organizzata nel sistema degli appalti, ed ancora  i cantieri fermi, le opere incompiute e quelle mai partite.

In testa al corteo con i segretari generali confederali i leader di Feneal Filca Fillea, Antonio Correale, Domenico Pesenti, Walter Schiavella, che prenderanno la parola dal palco dopo alcune testimonianze di lavoratori delle aziende in crisi. Concluderanno la manifestazione i segretari generali confederali, nell’ordine Raffaele Bonanni, Luigi Angeletti e Susanna Camusso. 

Ci saremmo aspettati che prima delle liberalizzazioni il Governo avesse riaperto i cantieri che servono al paese più di tutto se si vuole garantire lavoro e modernizzazione.’ Questa era ed è la vera priorità per il Segretario Generale Feneal Uil Antonio Correale, intervenuto alla conferenza stampa di oggi sulla Manifestazione del lavoratori delle costruzioni in programma, a Roma, sabato 3 marzo. ‘Il governo giustamente ha cercato la fiducia dei mercati per evitare il baratro della bancarotta. Giusto – ha commentato il segretario leader degli edili UIL. – Ma Monti non può ignorare che per far crescere il Paese ora serve riconquistare la fiducia di imprese e lavoratori: e su questo punto è ancora inadempiente. Il Ministro Passera ha mostrato molta determinazione sulla Tav, dicendo che si deve procedere. Lo apprezziamo ma su molte altre questioni che riguardano il nostro settore: sviluppo, diritti e tutele, infrastrutture per il Mezzogiorno e non solo, tutela e cura del territorio, che vogliono dire lavoro vero, legame forte con l’Europa, più turismo, noi ci aspettiamo parole chiare, chiare come quelle pronunciate sulla Tav. Frane, maltempo, devastazioni dell’assetto naturale hanno compromesso strade, immobili, vita cittadina. Ma quando diventerà tutto questo una priorità? Quando daremo risposte vere ad un’Italia che frana? Quando ci farete lavorare per ricostruire quello che tante amministrazioni pubbliche, tante congreghe politiche hanno lasciato andare in malora?’

Il settore della costruzioni in tutti i suoi comparti sta soffrendo gli effetti della crisi e sta pagando l’assenza di provvedimenti adeguati a contrastarla favorendo così l’aumento dell’illegalità e dell’irregolarità del lavoro e l’indebolimento complessivo di un sistema di imprese già fortemente destrutturato. Le parti sociali hanno finora contrastato tale deriva con una forte coesione, che si è espressa nell’esperienza che ha dato vita agli Stati Generali delle Costruzioni e che ha prodotto proposte e iniziative ma senza avere risposte adeguate. ‘Il settore delle costruzioni, per le sue caratteristiche e per la sua centralità, – ha sottolineato Correalediventa ora un banco di prova decisivo per determinare un cambiamento di rotta in grado di garantire la ripresa dello sviluppo equo e sostenibile dell’intero Paese. Per raggiungere l’obiettivo di un piano concreto di sviluppo del settore è, perciò, necessario rilanciare un’azione specifica del Sindacato che evidenzi le priorità e si ponga l’obiettivo di determinare finalmente le risposte delle quali i lavoratori hanno bisogno.

‘Il nostro settore non chiede favori, non chiede privilegi, – ha aggiunto il segretario in conclusione al suo intervento  – chiede invece di essere ancora una volta il volano che serve all’economia italiana per ritrovare la via dello sviluppo. Noi siamo decisi a non mollare: Governo e Parlamento non potranno ignorare le nostre proposte che sono unitarie nel senso più vero del termine: uniscono i sindacati, ma uniscono anche i sindacati ai lavoratori.’

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