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Comitato Centrale Feneal Uil

10 luglio 2012 • News

Comitato Centrale FeNEAL UIL

Antonio Correale – Segretario Generale: “Non c’è nessun’altra alternativa: il Paese deve ripartire."

E’ in corso, a Roma, il Comitato Centrale della Feneal Uil Nazionale. I lavori sono stati introdotti dal Segretario Generale Antonio Correale che ha illustrato ampiamente la situazione del settore costruzioni dichiarando: “Non c’è nessun’altra alternativa: il Paese deve ripartire. E’ questo il segnale che le famiglie e le imprese attendono con ansia crescente. Nel nostro settore – ha spiegato il numero uno degli edili UIL – sono stati ingoiati dalla crisi già oltre 400 mila posti di lavoro e ci avviamo verso la catastrofe di mezzo milione di posti persi. Migliaia le imprese che hanno chiuso i battenti. Gli investimenti mostrano un calo nel 2012 superiore a quello degli anni precedenti ed è un cedimento che riguarda lavori pubblici, edilizia privata, nuove costruzioni.” Correale ha ricordato poi la prossima iniziativa unitaria dei sindacati di settore che, dopo la Manifestazione del 3 marzo, saranno il prossimo 17 luglio davanti al Ministero dello Sviluppo Economico con un grande presidio per chiedere al Governo di smuovere questa situazione di arretramento e paralisi, partendo dai piccoli lavori, dalla rimessa in moto di qualche infrastruttura, da semplificazioni burocratiche.  “Abbiamo più volte chiesto al Ministro Passera di convocarci ad un tavolo di lavoro – ha spiegato il sindacalista – sul quale misurare l’attendibilità di misure, proposte e tempi di attuazione. Aver ignorato questa richiesta è già una dimostrazione della estrema volatilità dei pacchetti varati. Il timore è che ci si muova ancora nel campo degli annunci e non in quello della messa in campo di vere risorse e di scelte che incoraggino nuove opportunità.” Secondo Correale, che ha proseguito la sua relazione spiegando le proposte del sindacato, una boccata di ossigeno può essere rappresentata dal parziale sblocco del “Patto di Stabilità” che, non soltanto potrebbe portare un benefico ricostituente per il sistema delle imprese strutturate, ma avvierebbe lavori assolutamente urgenti da parte degli enti locali. Oltre al completamento della SA-RC ha sostenuto, inoltre, il segretario puntiamo l’attenzione sul Terzo Valico, la Torino Lione, il completamento autostradale della variante di Valico, il Quadrilatero Marche-Umbria, per citare alcune delle opere immediatamente eseguibili o in corso di costruzione, che intrecciate con l’Expo e le due Pedemontane Lombarde, sarebbero una risposta apprezzabile per raffreddare la crisi delle costruzioni. Un altro problema che stiamo rilevando e la cui risoluzione pure creerebbe lo sblocco di grandi lavori finanziati, e già appaltati, – ha proseguito il sindacalista – è dato dai ricorsi alla Magistratura che rallentano l’esecuzione dei lavori facendo lievitare smisuratamente i costi”. Fondamentale inoltre, per il sindacato, sarebbe l’avvio immediato di un piano pluriennale di manutenzione ordinaria e straordinaria del territorio un modo differente di gestire le città ed il territorio in modo da garantire la tutela del patrimonio artistico e archeologico”– ha affermato Correale concludendo – “uno degli errori più grandi che questo Governo sta facendo è quello di fare proclami su opere pubbliche e costruzioni, senza dare ad intendere che considera davvero il nostro settore uno snodo cruciale non solo della crisi ma anche di un nuovo modello economico e sociale.”

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