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Collegato Lavoro

25 novembre 2010 • News

Entrate in vigore le nuove norme su arbitrato e conciliazione: il volantino Uil spiega modifiche e nuovi termini di decadenza per impugnare licenziamenti e contratti a termine.

Da ieri sono entrate in vigore le nuove norme introdotte dalla legge 183 in materia di lavoro, il cosidetto ‘Collegato Lavoro’, che introduce molte novità in materia di riorganizzazione di enti, congedi, aspettative e permessi, ammortizzatori sociali, servizi per l’impiego, incentivi all’occupazione, apprendistato, occupazione femminile, nonché misure contro il lavoro sommerso e disposizioni in tema di lavoro pubblico e controversie di lavoro.

Su quest’ultimo punto le nuove norme sono state discusse per oltre due anni prima della loro approvazione. "In particolare il testo nella sua formulazione finale – si legge nel volantino Uil – ha positivamente tenuto conto dell’ Avviso Comune delle parti sociali dello scorso 11 marzo e delle osservazioni espresse dal Presidente della Repubblica. I lavoratori hanno bisogno di una giustizia del lavoro celere ed efficace per vedere pienamente e concretamente rispettati i propri diritti e non, come avviene oggi, di contenziosi di lavoro destinati a durare anni prima della loro risoluzione.

Questi strumenti devono essere liberamente scelti dai lavoratori e regolati attraverso la contrattazione collettiva mantenendo ferma la possibilità di adire le vie legali a libera scelta del lavoratore."

La conciliazioneè lo strumento più semplice ed immediato di risoluzione delle controversie di lavoro.

Con le nuove norme viene prevista in maniera esplicita la possibilità, e non più l’obbligo, di svolgere il tentativo di conciliazione in sede sindacale e comunque lasciare libero il lavoratore di scegliere, in qualunque fase della vertenza, di poter affidare la soluzione della controversia o in via arbitrale, alla commissione di conciliazione, oppure di adire fin da subito le vie legali.

L’arbitrato è lo strumento di risoluzione delle controversie di lavoro su cui più puntano le nuove norme.

Cambiano i termini di decadenza per impugnare i licenziamenti ed i contratti a termine. Dal 24 novembre 2010, chiunque intenda IMPUGNARE licenziamenti, contratti a termine, collaborazioni, trasferimenti, somministrazioni, nullita’ del termine del contratto a tempo determinato, questioni relative alla qualificazione del rapporto di lavoro, etc..AVRA’ 60 GIORNI DI TEMPO.

Vai al volantino allegato per i dettagli

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