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Cassa Integrazione

17 gennaio 2012 • News

Con il mese di Dicembre si chiude il terzo anno consecutivo di crisi.

Stando ai dati del 36° Rapporto Uil sulla cassa integrazione nel mese le imprese hanno richiesto 60,8 milioni di ore di cassa integrazione, che fanno registrare un consistente calo rispetto sia a novembre (-24,3%) che allo stesso periodo del 2010 (-29,7%), pur in presenza – afferma Guglielmo Loy, Segretario Condefederale UIL – di una platea di 350 mila lavoratori potenzialmente coinvolti dall’ammortizzatore sociale.

La diminuzione delle ore autorizzate – si legge nella nota Uil – ha investito le tre macro aree in maniera diversa: in forte flessione nel Centro (-36,4%) e nel Nord (-26,9%), mentre molto lieve nel Mezzogiorno (-6,9%).

Da un bilancio dell’intero anno 2011, la cassa integrazione ha toccato circa il miliardo di ore.  Ha fortemente inciso la crisi del settore dell’industria, che ha assorbito circa il 70% delle richieste.

Tra le aree maggiormente coinvolte il Nord è quella più interessata dallo strumento dove si è concentrato il 60% delle ore autorizzate e le maggiori richieste provengono dalle imprese/industrie della Lombardia (211 milioni di ore) e del Piemonte (147 milioni di ore).

Cumulando le ore del triennio di crisi 2009-2011, sono state raggiunte oltre 3 miliardi di ore di cassa integrazione. Sostanzialmente uguali il numero di richieste di cassa ordinaria e straordinaria (1,1 miliardi a gestione). Poco meno le ore complessivamente autorizzate di cassa in deroga (810 milioni). Il Nord ha assorbito il 65% delle ore, il Mezzogiorno il 20% e il Centro il restante 15%. L’industria, anche nel triennio, si presenta come il settore con il maggior quantitativo di richieste: 2,3 miliardi (il 74% delle ore del triennio).

Dall’analisi dell’andamento annuale della cassa integrazione nell’ultimo triennio – ha commentato Guglielmo Loy  – notiamo il positivo dato di una costante discesa della cassa integrazione ordinaria. Ciò a livello nazionale, di macro area e regionale. Fanno eccezione solo la Basilicata dove, viceversa, si assiste a una progressiva ascesa dello strumento, sia il Lazio che è stato caratterizzato da un andamento altalenante della CIGO, con la punta più alta di richieste nel 2010, per poi ridiscendere nel 2011. Al contrario, la cassa integrazione in deroga è aumentata, anno per anno, nel Mezzogiorno (e in particolare in 7 Regioni del Sud, con la sola eccezione del Molise), e nei settori dell’industria, edilizia e commercio."

Dunque i dati del 2011 non solo confermano ‘lo stato di disagio del nostro sistema produttivo’– si legge in conclusione – ma anche come la Cassa integrazione, strumento principe tra gli ammortizzatori sociali, abbia contribuito ad attenuare l’inevitabile impatto negativo sull’occupazione.’ ‘Il permanere, però, dell’ampio utilizzo della cassa Straordinaria e della Cassa in deroga ‘segnala – sottolinea ancora Loy – come ci sia il forte rischio di un travaso verso la disoccupazione di molte persone.‘ Diventa perciò sempre più necessario per la Uil mettere in campo non solo urgenti misure per la “crescita” ma anche politiche efficaci di qualificazione e riqualificazione volte alla ricollocazione dei tanti lavoratori a rischio espulsione.

Dal sito Uil

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