MENU

MENU

Aggressioni alla sedi sindacali

26 ottobre 2010 • News

Si riporta il comunicato stampa della Uil Nazionale di oggi in seguito ad una nuova aggressione ad una delle sedi sindacali Uil.

"Nelle continue aggressioni alle sedi sindacali c’è un pervicace clima di odio che emerge, irrazionale e immotivato, e che offende il lavoro e i suoi valori. Questa volta è stato il turno della sede della Uil di Padova, fatta segno degli ormai soliti atti vandalici e di scritte ingiuriose.

Tanto si è detto su questi episodi puntualmente reiterati nella varie città italiane. In questa fase, in particolare in Veneto, questi fatti si stanno ripetendo con una frequenza preoccupante.

Noi crediamo che si tratti di azioni organizzate e che occorra, dunque, un controllo sistematico e serrato affinché cessino queste provocazioni offensive, da un lato, ma anche pericolosamente evocative, dall’altro.

La Uil, mentre ha piena fiducia nell’operato delle forze dell’ordine, non si farà intimidire né condizionare da queste manifestazioni aggressive e proseguirà, con assoluta determinazione, nella sua azione sindacale per la difesa degli interessi di tutti i lavoratori."

Di seguito riportiamo la dichiarazione precedente dello scorso 22 ottobre del Segretario Confederale Uil Paolo Pirani a seguito della aggressione alla Uil di Vicenza.

"Le aggressioni alle sedi sindacali non si fermano, oggi è stata colpita la UIL di Vicenza con lanci di uova e scritte ingiuriose. Si conferma il tentativo di intimidire le organizzazioni sindacali riformiste da parte di precisi settori dell’antagonismo sociale violento che tentano di tornare alla ribalta politica del nostro Paese. È, però, significativo che le ingiurie contro la UIL siano le stesse che i partecipanti alla recente manifestazione della FIOM inalberavano nei loro cartelli.

Non basta, dunque, esprimere solidarietà quando le sedi sindacali della UIL e della CISL vengono messe nel mirino dei violenti, ma occorre ben altra presa di distanza da strategie politiche che non riconoscono legittimità ad un altro modo di concepire il ruolo e l’azione sindacale.

In ogni caso la UIL non si farà condizionare e proseguirà con determinazione nella sua azione per affermare l’idea di un sindacato che risolve i problemi delle persone anche in un momento di grave crisi, come quella che stiamo attraversando, non rifugiandosi dietro le barriere dell’ideologia ma perseguendo la difficile via degli accordi e della coesione."

« »